Nessun dubbio: l’anno scolastico 2020/21 ripartirà il 14 settembre. A garantirlo è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Abbiamo lavorato intensamente alla riapertura delle scuole – afferma Conte davanti ai cronisti, provando a spazzare via i dubbi delle ultime ore –: quest’anno avverrà in un contesto nuovo e non facile che sfiderà tutto il sistema Italia. Ma grazie al nostro lavoro l’anno scolastico comincerà regolarmente il 14 settembre“.
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“Le famiglie italiane non devono dubitare: abbiamo fatto il massimo per dare ai ragazzi il meglio e per regalare alla scuola un nuovo inizio – incalza il premier -. Ci sarà qualche cambiamento, qualche nuova regola si aggiungerà rispetto a quelle consuete. Il rientro in classe è un rientro in piena sicurezza ed è e sarà il faro di questo governo”.
Conte non sottovaluta la possibilità di uno o più contagi da coronavirus in classe: “Potrà scattare, nel peggiore dei casi, una quarantena dell’intera classe: ci potranno essere difficoltà, ma invito a rispettare le regole e affrontare con fiducia quest’anno in cui si torna a scuola, in presenza. Abbiamo messo in campo un investimento di 7 miliardi: per la riapertura c’è un grande lavoro di squadra. Devo ringraziare i ministri Azzolina, Speranza, De Micheli, Boccia, il commissario Arcuri, Borrelli (capo della Protezione Civile, ndr) e tutti i rappresentanti di Regioni ed Enti locali“.
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“Abbiamo conciliato sicurezza ed efficienza – spiega poi Conte –. I dirigenti scolastici decideranno sull’orario scaglionato per evitare assembramenti. Le scuole hanno già quantitavi sufficienti di gel e mascherine per affrontare i primi giorni. Abbiamo predisposto la consegna di 11 milioni di mascherine chirurgiche gratuite per studenti e personale. In soli due mesi abbiamo reperito 2,5 milioni di banchi nuovi. Alcuni di questi sono stati già distribuiti. Il programma di consegne finirà entro ottobre“.
Concludendo, Conte rivolge un ringraziamento e un augurio gli stessi studenti: “Rivolgo un appello ai principali protagonisti della sfida: ai nostri ragazzi. Mi rivolgo a voi per dirvi grazie, siete stati voi a pagare il prezzo più grande di questa emergenza. La scuola chiusa, la didattica a distanza è stato un peso enorme. La tecnologia che avete a disposizione non ha potuto compensare la rinuncia che siete stati chiamati a compiere”.
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