Scuola, arriva il via libera delle Regioni alle nuove linee guida

Regioni ed enti locali hanno dato parere positivo alle linee guida sul rientro a scuola il 14 settembre. La Campania del presidente Vincenzo De Luca è stata l’unica a dire no, esprimendo il suo “disaccordo con le misure” e ribadito la “nostra critica ferma al ministro dell’Istruzione, per la quale i problemi della scuola sono diventati marginali rispetto alla politica politicante”. Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, commenta: “Lavoro complesso ma realizzato tutti insieme. Fatta buona politica per il bene della scuola. Risultato importante”, rimarcando poi che sarà “necessario il miliardo in più per la scuola che ho chiesto”.

Cosa prevedono le nuove linee guida sulla scuola

Screening e test a campione per i professori, studenti e tutti gli operatori della scuola. Riduzione della distanza interpersonale: è di un metro tra le “rime buccali”, cioè tra le teste dei ragazzi, il che significa che i banchi dovranno essere singoli ma si potrà mettere qualche fila in più visto che gli studenti si danno la schiena. E la promessa di rivalutare alla fine di agosto se l’uso della mascherina potrà essere alleggerito o, almeno per le elementari, abolito. È con queste novità contenute nell’aggiornamento del Comitato tecnico scientifico che dovrebbe cominciare il cammino per preparare le scuole per settembre. Tra le misure predisposte dal ministero dell’Istruzione c’è anche un “cruscotto informatico”, cioè un software sul quale è possibile fare le simulazioni del layout delle classi e capire quali sono quelle che si possono usare e quelle no. In caso di contagio a scuola, la persona interessata sarà isolata e dotata di mascherina” e rimandata a casa. Alla conferma del caso, si applicano le regole generali di isolamento fiduciario per la classe e chi è entrato in contatto con la persona contagiata.

Bonaccini ringrazia e pone tre questioni politiche fondamentali

Ringrazio la ministra Azzolina per aver chiesto il miliardo aggiuntivo per settembre. Sono linee condivise, è un bel risultato”, ha sottolineato Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni. “Le Regioni hanno avuto un ruolo determinante, in modo che rispondesse il più possibile alle diverse esigenze dei docenti e dei dirigenti scolastici, degli studenti e degli enti locali”. “Abbiano lavorato molto su questo testo, che ora è notevolmente migliorato, grazie proprio al contributo e al pragmatismo degli assessori all’istruzione delle Regioni che fino all’ultimo hanno avuto una interlocuzione costante con il Ministero, osserva Bonaccini. “Quella di oggi rappresenta un’ulteriore risposta ai detrattori della concertazione istituzionale”.

Quanto al Governo, il presidente dell’Emilia Romagna ricorda che “abbiamo ribadito tre questioni politiche fondamentali. Prima di tutto, servono risorse adeguate per realizzare le soluzioni organizzative e didattiche previste dal Piano e per questo occorre incrementare il fondo previsto si almeno un miliardo di euro, su cui peraltro abbiano avuto precise rassicurazioni dal ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina”. Poi, prosegue Bonaccini, “occorre un aumento netto di organico docente e Ata. Bisogna prevedere un adeguato incremento finalizzato a garantire il recupero dei tagli operati sui posti comuni dei docenti sull’organico 2020-2021, per riportarli ai livelli dell’anno scolastico in corso, preservando l’organico già autorizzato, nonché un aumento temporaneo dei contingenti, per realizzare un rafforzamento di organico per l’emergenza, che permetta di affrontare al meglio il delicato anno scolastico alle porte”. Infine, “la terza questione: bisogna attivare urgentemente un tavolo di confronto Governo-Regioni sulla questione dei trasporti, sia da un punto di vista economico che di organizzazione del servizio”, conclude il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

Anche Speranza esprime soddisfazione

“L’intesa trovata oggi tra Governo, Regioni, Province e Comuni sulle linee guida relative alla riapertura delle scuole è un primo importante passo avanti. Ora dobbiamo continuare a lavorare insieme anche con il massimo coinvolgimento delle forze sociali. È essenziale investire nuove ingenti risorse per garantire la riapertura di tutte le scuole nella massima sicurezza. È un obiettivo fondamentale su cui tutto il Paese deve essere unito”, commenta il ministro della Salute, Roberto Speranza.

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