Breve protesta in Senato contro la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina da parte dei senatori della Lega durante il question time. Al termine del suo intervento è stato appeso uno striscione con la scritta “Azzolina bocciata, commissariata va licenziata”.
Lo striscione, esposto per qualche minuto, è stato prontamente rimosso dai commessi parlamentari. Ma uno dei leghisti sarebbe riuscito a fotografarlo prima della sua rimozione. Gesto non apprezzato dagli altri senatori.
Poco prima la senatrice della Lega Valeria Alessandrini aveva chiesto le dimissioni di Azzolina: “Lei non è in grado di gestire la scuola in un’emergenza come questa. Non sarebbe stata in grado di gestire la scuola nemmeno in una situazione di normalità. Se ne è accorto anche il suo premier che l’ha voluta commissariare. Quindi ministro, le chiedo un atto di amore nei confronti della scuola: si dimetta dal suo incarico e lasci il suo posto a qualcuno davvero competente”.
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La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso del question time in Senato, aveva già replicato specificando che “il commissario straordinario non è affatto incaricato della gestione della ripresa del nuovo anno scolastico”. “Si prevede esclusivamente che il commissario straordinario Arcuri disponga, fino al termine dello stato di emergenza, degli speciali poteri conferitegli al solo fine degli acquisti delle dotazioni strumentali eventualmente necessarie al contenimento del Covid-19“, ha precisato nel corso del suo intervento.
“La stesura di uno specifico protocollo di sicurezza, sul modello di quanto già fatto per gli esami di Stato, accompagnerà l’avvio del prossimo anno scolastico. Ci saranno appositi spazi di formazione per tutto il personale scolastico sia sulle tematiche digitali che sulla sicurezza”, ha aggiunto Azzolina, ribadendo che “la dirigenza scolastica non è stata affatto lasciata sola a fronteggiare i problemi”.
“È forte l’impegno del ministero, in tutte le sue componenti, anche periferiche, nell’affrontare insieme ai dirigenti scolastici, agli enti locali e agli altri attori istituzionali le criticità dei singoli territori e delle singole scuole, come sto direttamente sperimentando tramite la mia partecipazione ai singoli confronti regionali”, ha concluso la ministra dell’Istruzione.
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