Prima ancora di iniziare a mettere mano alla sanità della Calabria, Giuseppe Zuccatelli si dimette. Il commissario in pectore, nominato appena una settimana fa dopo il caso Saverio Cotticelli, fa un passo indietro dopo un’interlocuzione con il ministro della Salute, Roberto Speranza. Zuccatelli aveva recentemente preso le distanze dalle sue frasi di maggio scorso contro le mascherine e aveva dichiarato di “essere ancora senza decreto di nomina”. Che però non arriverà mai: Zuccatelli, infatti, ha rinunciato all’incarico mai formalizzato. “Con la stessa rapidità con cui ho accettato, mi dimetto su richiesta del ministro Speranza per rispetto che ho e ho sempre avuto per le istituzioni”. Tra i nomi, oltre a quello di Gino Strada, si vocifera anche dell’ex rettore dell’università La Sapienza Eugenio Gaudio, medico e calabrese.
L’impasse pare si sia sbloccata dopo una telefonata del ministro Speranza, visto che Zuccatelli aveva annunciato in un’intervista al Tgr Rai Calabria. “Io non mi dimetto spontaneamente dall’incarico per il quale sono stato designato, ma se mi sarà chiesto dal ministro io sono disposto a farlo”. Sempre al Tgr Calabria, Zuccatelli aveva anche parlato delle polemiche che lo riguardano. A questo proposito, ha detto, il video in cui diceva che le mascherine non servono e che per contagiarsi serve un bacio con la lingua per un quarto d’ora è “sicuramente una fesseria”.
Anche se però non ha mai spiegato un altro scivolone di cui si è reso protagonista non più tardi di venerdì scorso, quando a una richiesta di chiarimenti a un inviato di Titolo V (il programma di Rai3 che già era stato “responsabile” della cacciata del predecessore, Saverio Cotticelli) aveva risposto su Whatsapp con un link che inviava al sito di destra nazionalista Imolaoggi che riportava un controverso studio contro le mascherine.
L’appello trasversale perché Gino Strada prenda il posto di Zuccatelli
Gli appelli perché il governo nomini Gino Strada sono sempre di più e uniscono la maggioranza. Oggi in sostegno del fondatore di Emergency si è espresso anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi: “Se davvero Gino Strada è disponibile a fare il commissario per la sanità in Calabria il presidente del Consiglio e il ministro della Sanità possono fare una sola cosa per rimediare al pasticcio Cotticelli-Zuccatelli: firmare oggi stesso la nomina di Gino Strada a commissario per la sanità in Calabria. Accompagnarlo fisicamente a Catanzaro. E dargli tutti i poteri”, ha scritto su Facebook.
Sulla nomina è tornato anche il presidente M5s della commissione Antimafia, Nicola Morra: “Anche solo fare il nome di Gino Strada per la Calabria ha già prodotto un piccolo, grande, enorme cambiamento”, ha detto. “Politici di schieramenti spesso avversi e giornalisti di testate con linee editoriali opposte, sono per la prima volta uniti: chiedono tutti che il presidente del Consiglio lo nomini quale Commissario alla Sanità calabrese. Quello di Gino Strada è un nome che unisce. Perché è una persona competente e libera da schemi partitocratici. Perché negli anni è diventato un simbolo di un’Italia che antepone ai profitti i valori. La sua nomina non farebbe gli interessi privati di nessuno. Solo quelli, legittimi perché costituzionalmente da garantire, dei calabresi”.