Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è esposto in prima persona sul forte imbarazzo creato dalla caotica situazione della Sanità in Calabria, con tre commissari succedutisi in dieci giorni e le dimissioni di Eugenio Gaudio dopo neanche ventiquattr’ore dall’assegnazione dell’incarico. Il premier, in un’intervista telefonica rilasciata a La Repubblica, ha di fatto chiesto scusa ai calabresi da parte del Governo. “Mi assumo tutta la responsabilità della scelta di Gaudio – ha detto -. Non solo del fatto che la designazione non è andata a buon fine, ma anche delle precedenti nomine“.
Conte: “Scelte condivise con tutti i ministri coinvolti”
Conte però non ci sta a passare come unico esecutore delle scelte in materia di commissariamento della Sanità calabrese. “Sia per Zuccatelli sia per Gaudio c’è stato il pieno confronto e la condivisione con tutti i ministri coinvolti“ ha ribadito il presidente del Consiglio.
Parlando poi a La Stampa, il premier ha ribadito la sua posizione: “Mi dispiace per i calabresi che meritano una risposta dopo anni di malasanità. Dopo i passi falsi compiuti avvertiamo la responsabilità di indicare la persona giusta con adeguate competenze nel campo dell’organizzazione sanitaria e contabile”. Sul motivo che ha spinto Gaudio a rinunciare all’incarico, cioè il ‘veto’ imposto dalla moglie al trasferimento a Catanzaro, Conte ha commentato: “Mi aveva riferito, in maniera trasparente, i problemi familiari, confidando di poterli superare”. Il premier ha inoltre smentito possibili ‘fratture’ all’interno della squadra di Governo, in particolare con il ministro della Salute Roberto Speranza, sostenendo che l’esecutivo continuerà a lavorare insieme per combattere la pandemia.
Gino Strada c’è, ma non come commissario
Adesso, però, c’è una Sanità in Calabria da risollevare in un momento delicatissimo, con la Regione in zona rossa e una luce in fondo al tunnel che ancora si fa fatica a intravedere. Per questo motivo è significativo l’accordo fra la Protezione civile ed Emergency, la Ong creata da Gino Strada, che lavoreranno ad una progettualità comune per rispondere alla fase critica dell’emergenza.
— Gino Strada (@GinoStrada) November 17, 2020
Il medico milanese, però, ha ribadito che non sarà lui ad occupare il posto di commissario rimasto vacante. Per evitare ulteriori imbarazzi, il Governo ha deciso di prendersi qualche giorno di tempo per le opportune valutazioni in merito. Lo stesso premier Conte ha commentato con soddisfazione l’accordo Protezione civile-Emergency, sottolineando che da adesso in poi non è più possibile commettere passi falsi.