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POLITICA

Sangiuliano: “Con Boccia c’è stato un rapporto personale”

In un’intervista al direttore del Tg1 il ministro dlla Cultura racconta la sua versione dei fatti sull’affaire con la 41enne di Pompei. Lei risponde: “Chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o l’altra persona?”. E l’opposizione insorge

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in una lunga intervista al Tg1 andata in onda ieri sera dopo l’edizione delle 20 ha raccontato la sua versione dei fatti sul caso di Maria Rosaria Boccia: “Sono disponibile a dimettermi un minuto dopo che Meloni me lo chiede”, ha dichiarato Sangiuliano, sottolineando come la premier gli abbia invece detto di andare avanti e chiarire “ogni aspetto della vicenda”. Secondo il ministro, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni gli avrebbe detto di “sii sempre sincero e dì sempre la verità”. Sangiuliano ha anche affermato con forza: “Non sono ricattabile”, una dichiarazione che ha voluto ribadire più volte durante l’intervista, riferendosi ai presunti soldi spesi dal ministero per i viaggi della donna con cui ha intrattenuto una relazione.

L’intervista di circa 15 minuti, condotta dal direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci, ha visto Sangiuliano scusarsi con chiunque possa essere stato coinvolto o imbarazzato dalla vicenda: “Mi scuso con la premier e con tutto il governo per l’imbarazzo, con i miei collaboratori e soprattutto con mia moglie, una persona eccezionale”. Ha inoltre negato fermamente qualsiasi uso improprio di fondi pubblici o la divulgazione di documenti riservati del G7 Cultura.

La conoscenza con Boccia e la nomina a consigliera

Uno dei temi centrali della vicenda è stata la relazione personale tra Sangiuliano e l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia. Riguardo alla mancata nomina di Boccia a consigliera per i Grandi Eventi, Sangiuliano ha spiegato che la relazione personale è stata uno dei motivi per cui ha deciso di revocare l’incarico: “Avevamo una relazione, anche per questo ho deciso di bloccare l’iter”. Il ministro ha insistito sul fatto che per le trasferte insieme a Boccia, “non ho mai speso soldi pubblici, ho pagato tutto io”. A riprova della sua versione, Sangiuliano ha mostrato documenti, biglietti di treni e aerei e dettagli sui pagamenti effettuati con la sua carta di credito personale. “Sono stati pagati da me”, ha sottolineato.

Le reazioni

La questione ha attirato l’attenzione non solo del pubblico, ma anche delle forze politiche. Il Partito Democratico ha reagito duramente, criticando l’intervista televisiva: “Quindici minuti di intervista a un ministro su fatti sui quali le opposizioni hanno chiesto di riferire in Parlamento non sono altro che un uso privato del servizio pubblico”, ha dichiarato il PD, chiedendo la convocazione dei vertici Rai in Commissione Vigilanza. La richiesta dell’opposizione è chiara: Sangiuliano dovrebbe riferire in Parlamento sui fatti. Nel frattempo, dal centrodestra continuano a giungere voci di sostegno. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha dichiarato: “Io mi fido dei colleghi con cui lavoro”, e Giovanni Donzelli, esponente di Fratelli d’Italia, ha affermato che la fiducia nel ministro non è mai stata messa in discussione. Tuttavia, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha lanciato un monito a Sangiuliano: “Certamente rivolgerei un invito alla cautela quando si occupano posti di responsabilità”. La vicenda potrebbe avere ulteriori sviluppi legali, poiché Angelo Bonelli, rappresentante del partito Europa Verde, ha annunciato la presentazione di un esposto in procura per far luce sull’intera faccenda.

Ministro Sangiuliano – ANSA – Newsby.it

L’opposizione continua a chiedere che il ministro Sangiuliano riferisca in Parlamento. Il Partito Democratico e Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) hanno criticato apertamente il governo, con la capogruppo di Avs alla Camera, Luana Zanella, che ha commentato: “Con garbo Carlo Nordio lancia il sasso e dà il via allo scarica Sangiuliano”. Anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva, si è espresso sulla vicenda, sostenendo che la situazione si sta trasformando in un imbarazzo nazionale: “Ormai non sembra più un governo, sembra una saga di Beautiful”, ha detto la segretaria del PD Elly Schlein. La vicenda, destinata a proseguire, continua a tenere banco nel dibattito pubblico e politico. Resta da vedere quali saranno i prossimi sviluppi, ma la questione ha già creato un notevole scossone all’interno del governo, con un’eco che si fa sentire anche a livello internazionale.

La battaglia di Boccia attraverso i social

Parallelamente, Maria Rosaria Boccia ha continuato a manifestare pubblicamente il suo punto di vista attraverso i social media. Poco prima dell’intervista del ministro al Tg1, aveva ironizzato sui social: “Tutto arriva per chi sa aspettare”, aggiungendo di aspettare la trasmissione con una confezione di pop corn. Prima dell’intervista, Boccia ha pubblicato una serie di nuovi documenti che sembrerebbero comprovare la sua nomina a consigliera del ministro per i Grandi Eventi, inclusi scambi di mail con dirigenti del Ministero della Cultura (MiC) e le carte di imbarco per viaggi compiuti con Sangiuliano. In uno dei suoi post, l’imprenditrice ha anche accennato a una conversazione telefonica avvenuta tra lei e il ministro mentre quest’ultimo era a colloquio con la premier.

Oltre alle nuove prove pubblicate da Boccia, la donna ha anche difeso la propria dignità, respingendo le accuse di ricatto che le sono state mosse. In un lungo post su Instagram, ha dichiarato: “Non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo”. Boccia ha criticato duramente la gestione della vicenda da parte del governo, accusando i vertici di voler “tenere in ostaggio la cultura italiana in un momento di visibilità internazionale”. Ha inoltre definito “meschine” le accuse rivolte contro di lei, sottolineando come la sua vicenda personale abbia avuto ripercussioni dolorose.

Boccia ha poi attaccato chi ha cercato di strumentalizzare la sua storia, denunciando una visione cinica e arrogante del potere: “Sto difendendo la mia dignità e il mio modo di essere donna. Sono stata ingannata, ma non permetterò che la mia storia venga strumentalizzata dal cinismo, dall’arroganza e dal capriccio di un potere tirannico”. Infine, la donna ha puntato il dito anche contro la stampa, che l’ha definita in molti modi, tra cui “influencer”, “accompagnatrice” e persino “la Anna Delvey della politica italiana”. Concludendo, Boccia ha posto una domanda provocatoria: “Chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’, sfruttando un momento strategico per il Paese?”.

Redazione

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