Salvini: “Processo Open Arms non sia festival”, poi punge Lamorgese

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Matteo Salvini ha parlato alla vigilia dell’udienza per il processo Open Arms, in programma domani mattina presso il carcere Pagliarelli di Palermo. Il leader della Lega, a margine di una conferenza stampa per la presentazione dei nuovi membri del partito, ha fatto capire di non temere nulla. “Non ho nulla per cui avere paura, visto che ho semplicemente servito il mio Paese – sono state le sue parole –. Ho saputo che domani compariranno Richard Gere e il sindaco di Barcellona. Mi auguro che questo processo non si trasformi in un festival del cinema“.

Salvini contro Lamorgese: “Giudico da numeri e fatti”

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Ma Matteo Salvini è anche nuovamente andato all’attacco di Luciana Lamorgese. Il leader della Lega si trova come detto a Palermo, alla vigilia dell’udienza per il processo Open Arms che lo vede iscritto al registro degli indagati. L’ex vice-premier ne ha approfittato per parlare della condotta dell’attuale ministro degli interni, rea di non aver saputo gestire alcune situazioni delicate.

Durissimo il segretario del Carroccio: “L’operato della Lamorgese lo lascio giudicare dai numeri e dai fatti. Non soltanto per gli sbarchi che sono aumentati rispetto al precedente Governo, ma anche per gli episodi di violenza come l’assalto alla sede Cgil“. Su Green Pass e vaccini, invece, Salvini non ha dubbi: “Presto saranno un lontano ricordo“.

I problemi di Palermo e il collasso del cimitero

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Matteo Salvini ha poi effettuato una visita presso il cimitero dei Rotoli di Palermo. La struttura, che è anche la più grande del capoluogo siciliano, si trova da ormai diversi mesi in una situazione critica. Anzi, praticamente al collasso, il tutto a causa delle centinaia di bare che non trovano una sistemazione definitiva.

Nella giornata odierna è stato trovato l’accordo per la liberazione di 424 loculi temporanei in cui sistemare altrettanti feretri. Ma, come ha già espresso Salvini insieme ai deputati comunali del Carroccio, è una situazione allo sbaraglio. Tanto da mettere in discussione anche il ruolo del sindaco Leoluca Orlando.

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E proprio per questo motivo Salvini si è lanciato anche all’attacco di Leoluca Orlando. Nelle ore successive all’avviso di garanzia nei confronti del sindaco di Palermo, al centro di un’indagine per i presunti falsi in bilancio negli ultimi anni al Comune, il leader della Lega non è andato per il sottile. “La parabola di Orlando è finita – ha garantito –. Non è possibile che ci siano ancora oggi centinaia di bare senza una sepoltura. Noi come Lega vogliamo gestire Palermo per ciò che è. Ovvero una città bellissima“.

Salvini e il centro-destra: “Noi uniti, senza Renzi”

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Matteo Salvini, infine, vuole che il centro-destra si compatti in vista della prossima tornata elettorale. Nella prossima primavera si voterà a Palermo, città in cui il leader della Lega comparirà domani per il processo Open Arms. Per il capoluogo siciliano, le idee del leader del Carroccio sono chiare: “Io penso a un centro-destra unito, che non sbandi a sinistra. Ho sentito Berlusconi e Meloni e vogliamo lavorare per proporre al premier Draghi di restare uniti per la manovra economica“.

Poi arriva una frecciata nei confronti di Matteo Renzi, per un eventuale ingresso di Italia Viva nella coalizione: “Non penso che Renzi voglia sentirmi per entrare nel centro-destra. Né tantomeno io lo chiamerò per entrare a farne parte“, ha tagliato corto Salvini.

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