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“L’Italia sta affrontando il dramma economico che riguarda milioni di persone. Mi auguro che il governo non chiuda l’Italia. Ci sono alternative? Sì, con le cure domiciliari, i tamponi domiciliari si evita l’intasamento negli ospedali. Perché non lo si faccia non l’ho ancora capito”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, su un possibile lockdown durante un presidio davanti al consolato francese di Milano. “Speriamo che il governo recuperi il tempo, sicuramente hanno perso sei mesi. Domenico Arcuri che parla adesso di tamponi e terapie intensive dov’era? Chi l’ha visto?”, ha aggiunto Salvini.
Oltre al lockdown, Salvini parla di Nizza: “Vogliamo risposte dall’Europa”
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Il segretario della Lega si trovava a un presidio davanti al consolato della Francia a Milano per solidarietà ai francesi dopo l’attentato di Nizza del 29 ottobre. L’ex ministro dell’Interno si pone la seguente questione. “La domanda è molto secca e precisa: ‘Dalla nave Rapsody che raccolse gli immigrati, fra cui l’assassino tunisino, a Palermo spostandoli poi a Bari e da cui scesero 804 persone, quante sono ancora in Italia con nome e cognome e quante sono scomparse. A nome di tutti i cittadini italiani ed europei aspettiamo risposte concrete”. Salvini, oltre al lockdown, aggiunge: “Restano aperti solo i porti, spero che non ci siano altri sgozzatori in giro per l’Europa“.