Due settimane esatte fa, Matteo Salvini fu protagonista di un episodio che lo fece balzare agli onori delle cronache internazionali. Anche se non esattamente in maniera positiva. Il leader della Lega si presentò nella città polacca di Przemysl, in segno di solidarietà nei confronti del Paese che aveva accolto per primo i profughi ucraini. Tuttavia il locale sindaco lo mise alla berlina mostrando al mondo intero la stessa t-shirt con il volto di Vladimir Putin che lo stesso Salvini aveva sfoggiato a Mosca nell’ottobre del 2014. Da quel momento, politicamente parlando, l’ex ministro dell’Interno non si è più ripreso.
È successo, infatti, che Salvini sia sempre finito più ai margini della scena mediatica. I dibattiti politici sulla guerra in Ucraina, ma anche quelli sul taglio delle accise della benzina, hanno visto protagonisti altri ‘attori’ che sostengono il governo Draghi. Se, per ovvie ragioni, non sorprendono in questo momento storico come i ruoli dei ministri Di Maio, Guerini e Speranza si siano sempre di più consolidati, anche agli occhi dell’opinione pubblica, sul fronte dell’opposizione prosegue la battaglia di Giorgia Meloni. Ed è proprio la leader di Fratelli d’Italia a fare infuriare Salvini stesso. Perché?
Anche in questi difficili giorni in ambito internazionale, gli istituti demoscopici continuano a effettuare i ‘classici’ sondaggi politici. E sono lontanissimi i risultati ottenuti dalla Lega nelle elezioni europee del maggio 2019. Se Matteo Salvini meno di tre anni fa era per distacco la figura politica più popolare in Italia, da quel fatidico “strappo del Papeete” il calo è sempre stato costante ma regolare. E i fatti di Przemysl, di certo, non hanno arginato crollo che non si era ancora verificato con una simile entità.
Secondo la rilevazione di Swg per il Tg La7 pubblicata lunedì 21 marzo, Fratelli d’Italia è il primo partito italiano al 21,8%, seppur con un calo dello 0,1 rispetto alla settimana precedente. Seguito dal Partito Democratico, che risale di 0,3 punti e si ferma al 21,6%. Segno che oramai Enrico Letta e Giorgia Meloni si considerano iscritti a un vero e proprio testa a testa l’uno contro l’altro in vista delle elezioni politiche del 2023.
A dispetto dell’andamento delle ultime settimane, dove Salvini ha dovuto subire, per l’appunto, la figuraccia dal sindaco polacco ed è sembrato sempre meno centrale nel dibattito politico italiano, la Lega guadagna comunque uno 0,2 in una settimana e risale al 16,4%. Mentre il lento sprofondo del Movimento 5 Stelle lo porta per la prima volta sotto quota 13% (al 12,9). In totale la coalizione di centrodestra è sempre quella maggioritaria (al 46%) sul cosiddetto fronte di centrosinistra (che con i soli Pd, M5s e Leu si ferma al 39%).
Più in generale, il 78% degli intervistati pensa che ci sia un peggioramento delle condizioni economiche dovuto alla guerra in Ucraina. Mentre solo il 14% rimane molto preoccupato dall’andamento della pandemia. Manca circa un anno alle elezioni per il rinnovo del nuovo Parlamento (dimezzato, peraltro). Matteo Salvini sa perfettamente che dovrà prendere una lunga rincorsa per riuscire a conquistare quella leadership all’interno del centrodestra che, almeno fino allo scoppio della pandemia, sembrava impossibile strappargli. Ma, in questo caso, Giorgia Meloni farà di tutto per non commettere i suoi stessi errori politici.
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