Salvini in Israele per incontrare Netanyahu: cosa si sono detti

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme il 10 febbraio 2025, nel corso di una visita ufficiale finalizzata a rafforzare i rapporti tra Italia e Israele. Il colloquio tra i due leader, durato circa mezz’ora, ha toccato diversi temi di rilevanza geopolitica, con particolare attenzione alla sicurezza in Medio Oriente e alla cooperazione tra i due Paesi.

Salvini ribadisce il sostegno al governo israeliano

Al termine dell’incontro, Salvini ha espresso la sua soddisfazione attraverso un post sui social: “Italia e Israele sono amici, sosteniamo ogni iniziativa utile per portare pace, stabilità e prosperità in Medio Oriente, eliminando una volta per tutte il terrore e la violenza islamica“.

Salvini
Salvini | ANSA/ANGELO CARCONI – Newsby.it

Il leader della Lega ha ribadito il suo sostegno al governo israeliano e ha sottolineato la volontà di intensificare le relazioni bilaterali con lo Stato ebraico.

Critiche alla Corte Penale Internazionale

Uno dei temi centrali dell’incontro è stato il rapporto con la Corte Penale Internazionale. Salvini ha espresso forti critiche nei confronti dell’organo giudiziario, che nei mesi scorsi ha emesso mandati di arresto nei confronti di Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant per presunti crimini di guerra a Gaza. Il vicepremier italiano ha dichiarato: “Ho confermato le mie perplessità rispetto alle recenti e indecenti decisioni della Corte Penale Internazionale, organismo la cui esistenza e utilità dovranno essere rimessi in discussione“.

Le posizioni di Salvini sulla CPI si allineano con quelle dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che nei giorni scorsi ha annunciato sanzioni contro la Corte per “azioni illegittime e infondate contro l’America e il nostro stretto alleato, Israele“. Gli Stati Uniti, infatti, non riconoscono la giurisdizione della CPI, non avendo firmato il Trattato di Roma del 1998. L’Italia, invece, aderisce alla Corte, rendendo le dichiarazioni di Salvini di particolare rilevanza politica.

Rafforzamento dell’intesa tra Lega e Likud

Salvini ha inoltre sottolineato l’importanza della collaborazione tra la Lega e il Likud, il partito guidato da Netanyahu. “Sul fronte politico, è stata rafforzata l’intesa tra la Lega e il partito del Primo Ministro, il Likud. In agenda ho altri incontri istituzionali, col ministro con delega all’antisemitismo e con la collega ministra dei Trasporti, con l’obiettivo di creare relazioni più salde e nuove e importanti occasioni di lavoro per aziende e giovani italiani. L’Italia deve essere sempre più protagonista sulla scena internazionale”, ha dichiarato Salvini.

L’incontro tra Salvini e Netanyahu è avvenuto poco dopo il rientro del premier israeliano dagli Stati Uniti, dove aveva discusso con Trump del futuro della Striscia di Gaza. La visita di Salvini si inserisce in questo contesto di forti tensioni internazionali e rappresenta un chiaro segnale di vicinanza politica tra Italia e Israele.

Programma della visita

Il vicepremier italiano resterà in Israele fino all’11 febbraio, durante il quale incontrerà diversi rappresentanti del governo israeliano. Dopo l’incontro con Netanyahu, Salvini ha già avuto un colloquio con il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar. Nelle prossime ore, è previsto un confronto con il ministro per la Diaspora Amichai Chikli e con la ministra dei Trasporti Miri Regev.

La visita si concluderà con una conferenza stampa alle ore 16 in un hotel di Gerusalemme, durante la quale Salvini illustrerà i risultati degli incontri istituzionali e le prospettive future per la cooperazione tra Italia e Israele.

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