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Matteo Salvini è d’accordo con la proposta della Conferenza delle Regioni sulle nuove norme per il passaggio da una zona all’altra. “La proposta che arriva dalle regioni è assolutamente equilibrata“, è stato il commento del leader della Lega. Oggi si trovava a Roma, in piazza del Popolo per la raccolta firme del referendum sulla giustizia promosso dalla Lega e Radicali.
Salvini si è anche espresso sugli altri temi “caldi” del dibattito politico. Sul Green pass: “Escludere domani 30 milioni di italiani non è concepibile perché significa escluderli alla vita”. E sui vaccini: “Noi stiamo lavorando per tutelare la salute e il lavoro. Lavoriamo per portare il vaccino a milioni di sessantenni che ancora sono scoperti. Sento proposte incredibili di vaccinare gli adolescenti e di far licenziare chi non lo fa”.
Quali sono le proposte citate da Matteo Salvini
Le Regioni hanno proposto una soglia del 15% di occupazione di posti letto in terapia intensiva e del 20% nei reparti Covid ordinari per far scattare il passaggio da zona bianca a zona gialla. Per il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità quelle soglie sono troppo altee si punta al 5% di occupazione in rianimazione e al 10% nei reparti di degenza.
Per quanto riguarda il Green pass, l’idea di rendere il certificato obbligatorio per accedere ad alcuni luoghi pubblici non piace a tutti i partiti. E in particolare a Matteo Salvini. Si tratta ancora sull’accesso libero ai bar e ai ristoranti, oppure se rendere obbligatorio avere il Green pass nei ristoranti al chiuso.
Durigon: “Follow the money? Vogliamo parlare di questa cazzata?
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Alla raccolta firme era presente anche il sottosegretario del ministero dell’Economia, Claudio Durigon. Alla domanda riguardante all’inchiesta portata avanti da Fanpage ha glissato rispondendo: “Ma veramente vogliamo parlare di questa cazzata?”. Successivamente si è allontanato, percorrendo via Ripetta. L’inchiesta riguarda i 49 milioni di euro di finanziamenti pubblici che il partito guidato da Matteo Salvini è accusato di avere “intascato”.
Il referendum sulla giustizia
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“Oggi siamo in piazza a Roma per raccogliere le firme perché pensiamo che sia fondamentale per aiutare il governo e i cittadini. Siamo già a circa 400mila firme ed è stato possibile grazie alla volontà dei cittadini. Voglio sottolineare che il referendum non è contro la magistratura ma in suo favore”. Così il segretario nazionale dell’Udc, Antonio De Poli, a margine del banchetto organizzato dal suo partito per raccogliere le firme per il referendum sulla giustizia.