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Viktor Orban ha annunciato dall’Ungheria l’intenzione di fondare una forza politica unica che al Parlamento europeo rappresenti tutta la destra e l’ultradestra sovranista. Un annuncio che inevitabilmente ha fatto discutere anche in Italia. “Io mi sto occupando molto più concretamente di vaccini e di rimborsi alle imprese italiane. Quello che accadrà in Europa lo vedremo più avanti. La mia urgenza sono i vaccini, la salute e i rimborsi per gli italiani. Non altro“, ha però dichiarato il segretario della Lega, Matteo Salvini, declinando la domanda sul futuro partito europeo ipotizzato da Orban.
AstraZeneca o Sputnik? Salvini: “Mi fido dei medici”
Salvini poi è tornato sulla decisione di riapprovare il vaccino AstraZeneca a livello europeo: “Sì, mi fido da quanto detto dall’Ema. In Europa, però, stanno sbagliando clamorosamente da mesi. Ed è per questo che, in questo ministero, si sta lavorando giorno e notte per la produzione di un vaccino italiano. Per accordi italiani, per farmaci italiani e per vaccini italiani. Perché gli errori dell’Europa e delle sue agenzie in questi mesi sono clamorosi“.
Sull’opportunità di utilizzare il vaccino AstraZeneca in Italia (e sull’eventuale adozione di Sputnik), Salvini ha quindi parlato chiaro: “Io mi fido dei medici. Così come mi fido di tutti gli altri professionisti che si occupano di noi, basta che arrivi quanto promesso. Sputnik? Se l’Europa dà l’autorizzazione per utilizzarlo, visto che lo stanno utilizzando per vaccinare a San Marino e tanti altri Paesi europei e non europei, ben venga. Prima danno l’ok anche da noi e meglio è“.
Tra Alitalia e Decreto Sostegni: i piani della Lega
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Salvini ha quindi affrontato il delicato tema di Alitalia. “Incontrerò a breve i rappresentanti sindacali dell’azienda – la sua promessa –, perché l’obiettivo è quello di essere competitivi senza sacrificare lavoratrici e lavoratori. Io penso che un Paese che ha il turismo che conta il 13% di Pil, debba avere una compagnia di bandiera competitiva. Con un piano industriale serio, investitori seri e sono fiducioso“.
“Con il ministro Giorgetti abbiamo parlato solo del Decreto Sostegni. Partite Iva, lavoratori autonomi, pace fiscale, rottamazione delle cartelle esattoriali, abbiamo affrontato solo questi temi. Si punta a togliere la burocrazia, i codici Ateco, le perdite di tempo. Con l’obiettivo di far arrivare sui conti correnti di questi tre milioni di lavoratori autonomi quanto dovuto entro aprile“, ha concluso Salvini.