Salvini, centrodestra in piazza: “La speranza c’è, governeremo noi”

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Manifestazione unitaria del centrodestra a Piazza del Popolo a Roma. E Matteo Salvini saluta con grande ottimismo il nuovo raduno delle forze di opposizione unite. “Questa è una piazza di ricostruzione, di innovazione, cambiamento, fondata sul principio della libertà. Libertà di impresa, di educazione, di cura, di culto, e di fare. E invece noi siamo alle prese con un governo fermo, confuso e litigioso“: così il leader della Lega.

Salvini: l’affondo al governo e le proposte

Ancora una volta nel mirino di Salvini c’è l’attuale governo: “Non stanno decidendo nulla. Siamo alla situazione assurda che si è ricostruito a tempi record il ponte a Genova grazie a operai e ingegneri fantastici. Ma, siccome il governo litiga, il ponte non è di nessuno e non si può usare. Quindi restituiamo l’Italia agli italiani con delle proposte concrete sul lavoro, sulle tasse, sulla scuola, sull’ambiente e sul futuro“.

Salvini quindi mette a fuoco le proposte del centrodestra per l’Italia che verrà: “Il taglio della burocrazia, taglio del codice sugli appalti e riempire l’Italia di gru e cantieri. Non si può essere bloccati in autostrada per ore. E poi il taglio delle tasse. Sfidiamo il governo a portare in Parlamento un’ipotesi di taglio delle tasse di cui chiacchierano da mesi. Il voto del centrodestra ci sarebbe in un minuto“.

Il nodo Berlusconi e la stoccata a Renzi

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Oggi in questa piazza c’è la squadra che governerà il Paese per i prossimi anni“, aggiunge Salvini. Che è sicuro di convincere Forza Italia e Berlusconi anche sui temi a proposito dei quali c’è discordanza. Come il Mes: “Avremo la forza, la fortuna e la bravura di convincere gli altri sulla bontà delle nostri posizioni. Di Berlusconi mi fido totalmente“.

Non è mancata, poi, la stoccata a uno dei suoi “nemici” politici per antonomasia: “Le parole di Renzi per me e per gli italiani ormai contano meno che zero” ha detto Salvini a chi gli chiedeva se fosse disposto a “cogliere l’assist di Renzi sul maggioritario” per la legge elettorale.

L’attacco alla Cgil

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Il leader della Lega ha poi parlato della questione legata al suo ritorno a Mondragone, lanciando poi un attacco alla Cgil. “A qualche giornalista non piace che vada a incontrare i cittadini, ma io sono pagato per questo – ha detto –. Sono pagato anche per andare a Mondragone che non è solo camorra: è agricoltura, è uno splendido mare, mozzarella di bufala, ci sono italiani e immigrati per bene”.

“Sono persone che non vogliono lavorare in nero – ha aggiunto Salvini -. Purtroppo c’è anche qualche sindacato che preferisce il lavoro nero, ci sono i no della Cgil. Abbiamo proposto i voucher nell’agricoltura, nel turismo, nel commercio e la Cgil ha detto no. Abbiamo chiesto di togliere la burocrazia di aprire i cantieri e la Cgil ha detto no”.

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