Questo marchio, che raffigura il leggendario condottiero lombardo Alberto da Giussano, è stato associato alla Lega Nord sin dai tempi di Umberto Bossi
Il 9 gennaio 2025 Matteo Salvini, leader della Lega, è ufficialmente diventato il titolare del logo di Alberto da Giussano, un simbolo storico che rappresenta non solo il partito, ma anche una parte significativa della storia e dell’identità culturale italiana. Questo marchio, che raffigura il leggendario condottiero lombardo, è stato associato alla Lega Nord sin dai tempi di Umberto Bossi.
La storia del logo di Alberto da Giussano è affascinante e radicata nel folklore italiano. Secondo la tradizione, Alberto da Giussano avrebbe guidato i milanesi nella storica battaglia di Legnano nel 1176, un evento cruciale nella lotta per l’autonomia dei Comuni lombardi contro l’impero di Federico Barbarossa. La figura di Alberto è diventata un simbolo di resistenza e di identità locale, incarnando la lotta per la libertà e l’autogoverno. Con il passare degli anni, questo simbolo è stato adottato dalla Lega come emblema della sua battaglia per l’autonomia regionale e per la difesa degli interessi del Nord Italia.
L’iter che ha portato alla registrazione del logo è stato lungo e complesso. Salvini aveva presentato la richiesta di registrazione il 15 giugno 2018, insieme ad altre domande di marchio, tra cui quella per il logo della ‘Lega Salvini Premier’. Finalmente, nel gennaio 2025, l’Ufficio brevetti e marchi del Mimit ha approvato la registrazione, consentendo a Salvini di diventare l’unico titolare del logo. Questo passo non solo conferisce un valore legale al marchio, ma rappresenta anche un consolidamento del potere di Salvini all’interno del partito.
La registrazione del marchio è un aspetto fondamentale per la Lega, poiché consente al partito di proteggere la propria immagine e di evitare usi impropri del simbolo da parte di terzi. L’avvocato Andrea Valente Cioncoloni, che ha assistito Salvini nella registrazione, ha sottolineato l’importanza di questo riconoscimento e la complessità dell’iter burocratico. L’immagine di Alberto da Giussano, con la spada sguainata e lo scudo, è ora protetta, permettendo a Salvini di utilizzare il simbolo in modo esclusivo nelle sue campagne politiche e nelle comunicazioni del partito.
Il logo, caratterizzato da un design blu e bianco, è emblematico per la Lega e rappresenta un legame visivo tra il passato e il presente del partito. La presenza del Leone di San Marco sullo scudo di Alberto da Giussano aggiunge un ulteriore livello di significato, richiamando alla mente la storia di Venezia e la sua influenza nella politica e nella cultura italiane. Questo simbolo non è solo un marchio commerciale, ma un richiamo a una tradizione storica che continua a ispirare e motivare gli elettori della Lega.
In un recente comunicato, il partito ha negato le voci riguardanti possibili cambiamenti al logo in vista del congresso. La Lega ha chiarito che si concentrerà su temi importanti come lo sviluppo del partito, le sfide nazionali e internazionali e le riforme necessarie per il Paese. L’idea di un cambio di nome o di un arretramento rispetto alla tradizione del partito è stata categoricamente smentita, segnalando che il marchio di Alberto da Giussano rimarrà centrale per l’identità della Lega.
La questione del logo e della sua registrazione non è solo una questione di marketing politico, ma tocca anche le corde dell’identità culturale italiana. In un periodo di grande cambiamento politico e sociale, la Lega sta cercando di riaffermare le proprie radici storiche e culturali. La figura di Alberto da Giussano diventa così un simbolo di unità e di resistenza, utilizzato per attrarre e mobilitare il supporto degli elettori.
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