“Ho incontrato il Presidente. Abbiamo parlato del piano vaccinale, bisogna accelerare.; poi salute e lavoro. Contento che anche enti regionali convengano con me sul fatto che se si può pranzare, allora si può anche cenare in sicurezza. Laddove serve, perché la situazione sanitaria lo richiede, si interviene in maniera mirata, senza chiusure nazionali. Squadra di Governo? La Lega è pronta già da oggi. Su alcuni fronti – tema immigrazione ad esempio – occorrerà un cambiamento; poi bisogna che i ristori arrivino più rapidamente. Anche sui vaccini bisogna accelerare perché qualcuno ha sbagliato i conti”. Così Matteo Salvini, segretario della Lega, durante un punto stampa fuori dal Senato.
“Lega nel Ppe? Parliamo di vita, non di fantasia”
“Non sto seguendo la partita inerente ai sottosegretari”, ha spiegato Salvini, parlando con i cronisti. “Alla domanda sulla possibile entrata nel partito Popolare europeo (Ppe), Salvini ha sottolineato: “Parliamo di vita, non di fantasia”.
Il lungo percorso che porterebbe Salvini dentro il Ppe
Non sono, infatti, pochi i rumors che vedono Matteo Salvini in un imminente ingresso nel Ppe. La scommessa sarebbe quella, come hanno sostenuto proprio in une delle ultime riunioni leghiste sia Giorgetti sia Zaia, di trasformare il Carroccio in un partito liberale, moderato, federalista sul modello della Csu bavarese, l’ala più conservatrice della Cdu tedesca di Angela Merkel. Ma ovviamente che non valga solo per una Regione o una parte di territorio (come era all’epoca di Bossi e Miglio), ma per tutta l’Italia.
La destinazione finale della Lega potrà quindi essere l’approdo nel Ppe? È presto per dirlo. Certamente si potrebbe almeno aprire un dialogo, anche considerando la presenza di Viktor Orban. Bisognerebbe mandare segnali. Ad esempio, facendo uscire subito il gruppo degli europarlamentari della Lega dalla alleanza con Marine Le Pen e con l’estrema destra tedesca di AFD. Prima destinazione, gruppo misto. Da lì, la rotta in direzione Pppe diventare più sicura.
