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Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato a margine dell’inaugurazione in piazza della Scala di una stele dedicata ai pionieri delle unioni civili, Gianni Delle Foglie e Ivan Dragoni. Un’occasione d’oro per fare il punto su alcune situazioni caldissime dell’attualità meneghina e non, a partire dalla polemica tra Italia e Città del Vaticano a proposito del Ddl Zan.
Ddl Zan: Sala sferza il centrosinistra
“Al di là delle elezioni, per me essere qui è solo una conferma del percorso fatto in questi cinque anni e che Giuliano Pisapia aveva fatto prima di me – ha spiegato Sala –. In questo momento certamente a Milano si sente la necessità di testimoniare da che parte stiamo con grande chiarezza. Con cose simboliche, e anche con atteggiamenti politici fattivi. Come l’appoggio al Ddl Zan“.
“Il Vaticano fa la sua parte, ma la sinistra deve fare la sua – ha insistito Sala –. Il Governo, e in particolare noi di sinistra, dobbiamo farci sentire. Posso capire le istanze del Vaticano, ma voglio essere certo che la mia parte sostenga il Ddl Zan e che al più presto si chiuda questa vicenda. Se aspettiamo ancora si rischia di dover fare il decreto Zan bis, perché è passato troppo tempo in attesa di vederlo trasformato in legge“.
La frecciata a Salvini sulle elezioni a Milano
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Sala ha quindi deciso di soffermarsi sulle elezioni amministrative che avranno luogo a Milano, e sul fatidico nome che il centrodestra proporrà per contendergli la poltrona di sindaco. “Io, per come sono fatto, vivo preoccupato per ogni singola cosa. In questo modo, attraverso la preoccupazione, sto più attento. Rimane però anche il fatto che sono un iper-razionale. E quindi non capisco perché da mesi qualunque candidato proposto è vicino a me o in vantaggio su di me, e poi nessuno si candida“.
“La mia razionalità non me lo fa capire, ma probabilmente Salvini saprà qualcosa che non so“. Così da sindaco in carica di Milano, Giuseppe Sala, ha risposto al leader della Lega che lo invitava a preoccuparsi perché secondo i sondaggi in suo possesso il centrosinistra a Milano sarebbe in svantaggio. “Mi aspetto un civico, se seguo le parole di oggi di Salvini“, ha concluso il primo cittadino meneghino.