Segretario nuovo, polemiche vecchie. Anche se, almeno per questa volta, riguardano un alleato e non le tanto temute correnti interne. A scuotere il Pd, a soli due giorni dalla nomina a segretario di Enrico Letta, è la candidatura a sindaco di Roma di Roberto Gualtieri, deputato del Partito Democratico e ministro dell’Economia durante il Governo Conte II.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, che cita fonti interne al partito di Largo del Nazareno, Gualtieri si è detto “disponibile” a candidarsi per il Pd e attende ora l’ultima parola, che spetta proprio a Letta. Le stesse fonti hanno comunque specificato che “nulla è deciso, del resto il segretario non ha ancora avuto modo di aprire il dossier delle amministrative”. Ma la scelta dell’ex ministro, a livello di centrosinistra, ha già aperto una prima spaccatura: quella del fondatore di Azione, Carlo Calenda.
Sul proprio profilo Facebook, Calenda ha espreso tutta la sua irritazione per la candidatura di Gualtieri a primo cittadino della Capitale. “Mi sono candidato il 12 ottobre – ha scritto -. Ho ritenuto di avvertire l’allora segretario Zingaretti per cercare di tenere unito il centrosinistra. Per la stessa ragione abbiamo partecipato a un tavolo di coalizione sparito nel nulla”.
“In questo lungo periodo ho lavorato sul programma. Abbiamo incontrato 500 associazioni di cittadini e analizzato i problemi di Roma quartiere per quartiere. Ora apprendiamo dai giornali, altro che tavoli e dialoghi, dell’imminente candidatura di Gualtieri. Appare evidente la scelta di rompere. Ci confronteremo alle elezioni“ ha poi detto il leader di Azione, che ha dunque già preannunciato battaglia.
Mi sono candidato il 12 ottobre. Ho ritenuto di avvertire l’allora segretario Zingaretti per cercare di tenere unito il…
Pubblicato da Carlo Calenda su Martedì 16 marzo 2021
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La scelta di Gualtieri potrebbe portare a una spaccatura nel centrosinistra, e allo stesso modo potrebbe destare l’attenzione di chi, a livello di governo, è alleato con il Pd da ormai un anno e mezzo, il Movimento 5 stelle. Interpellato sul tema, il deputato pentastellato Sergio Battelli ha commentato: “Ho letto poco fa della candidatura, in audizione. Dobbiamo comunque capire, perché noi sosteniamo Virginia Raggi“.
“Alleanze con il Pd? Credo che non si debba fare un ragionamento città per città o a spot – ha aggiunto Battelli -, ma bisogna fare un ragionamento complessivo. In questa fase sia importante partire con il progetto del Conte II e riportarlo nelle grandi città“.
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Decisamente più laconica, e meno interessata al tema, è la senatrice M5s Paola Taverna: “Il Pd dovrà candidarlo, qualcuno. Noi abbiamo candidato Virginia Raggi“.
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