I ristoratori, dopo mesi di restrizioni e chiusure forzate, sperano di ottenere presto “maggiori” concessioni. Le Regioni chiedono di riaprire i ristoranti la sera, in zona gialla, e a pranzo in zona arancione. La decisione finale, però, spetterà al nuovo Governo.
Sarà infatti compito del Governo, con il Dpcm il scadenza il prossimo 5 marzo, decidere su regole e date per la possibile riapertura dei ristoranti.
Da parte del Cts non c’è alcun via libera, ma nell’ultimo verbale, del 26 gennaio 2021, “vi sono indicate, anzi, alcune considerazioni sul rafforzamento delle misure restrittive adeguandole alle caratteristiche strutturali dei locali e alla tipologia del servizio reso”.
“Le recenti misure di rilancio connesse con il ritorno a scuola per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado necessitano, come previsto dall’Oms, di un periodo di almeno 14 giorni per valutarne l’impatto. Questo è fondamentale prima di adottare ulteriori allentamenti nelle misure di contenimento”. Questo è il parere degli esperti che, quindi, chiedono un periodo di due settimane per poter valutare l’andamento della curva epidemiologica nel Paese.
Le linee guida del Comitato tecnico scientifico guardano sia alle diverse tipologie di pubblici esercizi che al rispetto del distanziamento fisico. Infatti, bisognerà fare un distinguo tra ristoranti, bar ed enoteche che hanno, o meno, la possibilità di fare servizio al tavolo.
Oltre a ribaridere l’obbligo del distanziamento sociale, il suggerimento è quello di prestare molta attenzione anche all’uso delle mascherine per il personale, alla misurazione della temperatura per i clienti e alla corretta igienizzazione delle mani.
Inoltre, nei bar e nei ristoranti dovrà essere rispettato il distanziamento di almeno un metro nelle aree di passaggio e tra i tavoli, per evitare troppa vicinanza tra i clienti.
Sempre seguendo le linee guida, dovrà anche essere rispettata la capienza massima dei ristoranti e dei bar “in rapporto alla superficie e ai posti disponibili”. Per questo motivo, come già avviene, all’ingresso dovrà essere posto un cartello con il numero massimo di posti disponibili all’interno degli esercizi.
Al tavolo, come già avviene, non si potrà stare in più di 4 persone, se non si è conviventi. I clienti, inoltre, potranno togliersi la mascherina solo una volta seduti e dovranno sempre indossarla per uscire o per muoversi all’interno del locale.
Le norme da rispettare riguarderanno anche il servizio al banco. Nei bar e nei ristoranti, chi vorrà usufruire di questa tipologia di servizio, dovrà rispettare la distanza dagli altri di almeno un metro. Questa norma varrà anche per la fila alla cassa.
Con il Dpcm in scadenza tra un mese, il nuovo Governo avrà così il compito di decidere quali misure apportare al precedente decreto entro il primo marzo. Bisognerà quindi ancora attendere per capire se bar e ristoranti potranno riaprire la sera in zona gialla e a pranzo in zona arancione.
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