Al termine del confronto con il governo sulle riforme, alcuni rappresentanti dell’opposizione hanno rilasciato delle dichiarazioni ai giornalisti. È il caso, per esempio, di Giuseppe Conte, ex premier e leader del Movimento 5 Stelle. “Abbiamo condiviso alcune criticità del nostro sistema a partire dalla instabilità degli esecutivi. Un problema da risolvere. Come quello di garantire al parlamento un percorso più funzionale. Non c’è condivisione sulle soluzioni. Il quadro deve conservarsi equilibrato e non mortificare né il Parlamento né il Presidente della Repubblica che ha funzione di garanzia di coesione nazionale nonché di attenuare conflitti e contrapposizioni. Raccomandiamo di non coltivare ambizioni di trapiantare modelli diversi sperando funzionino nel nostro contesto. Siamo disponibili al dialogo per una Commissione ad hoc che e raccomandiamo questo percorso purché si proceda cum grano salis nel rispetto delle opposizioni. Abbiamo invitato a mantenere un’interlocuzione, non si ridefinisce un quadro di un Paese a colpi di maggioranza, non è raccomandabile“.
Anche Julia Unterberger, la presidente del gruppo per le Autonomie al Senato, ha fatto il punto della situazione dopo l’incontro sulle riforme istituzionali. “Si vede che quasi ogni anno in Italia cambia il governo e pertanto capiamo e siamo convinti anche noi che si dovrebbe trovare una soluzione per la stabilità: premierato o sfiducia costruttiva se ne può discutere. L’unico punto su cui siamo scettici è il presidenzialismo. La figura del Presidente dello Stato è importante, è garanzia di rispetto delle regole e dei diritti costituzionali. L’Italia ha bisogno di una figura come Mattarella, che ha anche l’appoggio della popolazione. Toccare il Presidente non è una soluzione che possiamo sostenere, per il resto siamo aperti al confronto“.
Maria Elena Boschi, invece, ha rilasciato alcune dichiarazioni della stampa prima dell’incontro a Palazzo Montecitorio della delegazione di Azione-Italia Viva con la premier Giorgia Meloni sul tema delle riforme. “Le opposizioni mi pare che siano divise su tanti temi. Guardate oggi sul nucleare. Credo che le riforme costituzionali debbano essere scritte nel modo più esteso possibile, quindi si deve cercare una condivisione tra maggioranza e opposizione. Poi, le singole opposizioni non hanno un diritto di veto. Se la maggioranza ha una proposta seria e credibile per il Paese è giusto che vada avanti. Noi saremo d’appoggio alle riforme costituzionali se ci convincerà nel merito la proposta che verrà fatta. Ripartiamo dall’elezione diretta del presidente del Consiglio. Noi su quello ci siamo, vediamo la maggioranza che cosa ne pensa“, ha dichiarato la Deputata. “Noi – ha aggiunto Boschi – non siamo l’alibi della maggioranza. Come Italia Viva siamo coerenti con le nostre idee”.
Carlo Calenda, il leader di Azione, ha dichiarato per il suo partito auspica che si arrivi al premier rafforzato, con indicazione diretta, senza però intaccare il potere e le prerogative del Presidente della Repubblica, che è garante dell’unità nazionale. “Bisogna riflettere su federalismo e autonomia. Proposta di Conte sulla commissione ad hoc? Non abbiamo pregiudizi di metodo, può essere uno strumento. Ci sono alcuni punti saldi che vorremmo capire se il Governo condivide. Il Terzo Polo arriverà compatto, la posizione è quella della campagna elettorale. Il sindaco d’Italia è una delle soluzioni: il succo è che vogliamo un premier con più poteri, discussione di tutto quel che riguarda il federalismo, una Camera sola che svolga il lavoro legislativo più velocemente e Presidente della Repubblica garante della Costituzione“.
Il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli ha fatto luce sul punto di vista della maggioranza nel corso di un punto stampa in Piazza Montecitorio. “C’è un punto di mediazione su cui lavorare con opposizione? Per noi tema centrale è ridare dignità alla politica e un legame sempre più forte tra i palazzi e i cittadini. Questo si può fare con le riforme istituzionali. Non vogliamo mai più che un cittadino voti per una coalizione o un partito e poi trovi questo voto tradito dentro il palazzo. Questo allontana i cittadini dalla politica“. Ha aggiunto: “Sarebbe controproducente anche per le opposizioni tirarsi fuori da questo dialogo“.
Dall'indagine che ha coinvolto la Generazione Z è emerso che soltanto il 20% si sente…
Sciopero nazionale della sanità: medici e infermieri protestano contro la manovra 2025 per chiedere dignità,…
Donald Trump prepara la sua nuova amministrazione con nomine sorprendenti e fedeli alleati, puntando su…
Scopri i dettagli del Bonus Natale 2024: requisiti, novità e modalità per ottenere i 100…
Il patron di X avrebbe messo in discussione alcuni dei candidati scelti da Boris Epshteyn,…
Il nuovo singolo del gruppo della provincia di Bergamo fa scoppiare la polemica sui social.…