Renzi sferza Conte e il governo: “Tifiamo per lui, ma concretizzi”

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Il Governo deve essere più concreto. Lo abbiamo detto al Presidente del Consiglio, e mi pare che il Presidente del Consiglio voglia farsene carico“. Lo dice Matteo Renzi nel corso della presentazione di un libro presso la sala stampa della Camera. Che però poi sferza Giuseppe Conte.

L’ansia di Conte e il fantasma del Jobs Act

Esempi concreti?“, si domanda infatti il leader di Italia Viva. “Esiste un sistema di messa a terra dei provvedimenti annunciati che è claudicante. Noi prima si faceva, poi si annunciava. Qui c’è un po’ di ansia di concretizzare. Il Presidente del Consiglio ha preso questo impegno, facciamo tutti il tifo per lui. Penso però che la sua ansia sia quella di tutti“, insiste Renzi.

Che rilancia alcune idee sul mondo del lavoro, rivendicando ancora una volta il Jobs Act: “Per esempio, se anziché continuare con la cassa integrazione si imposta più il ragionamento sulla decontribuzione, gli stessi soldi vengono dati alla gente per lavorare anziché per restare a casa. E la decontribuzione è l’anima del Jobs Act. Che ora sembra una parolaccia – sorride Renzi –, ma ha consentito un milione e 200mila posti di lavoro in più. Ed è esattamente ciò che serve oggi. E permette di far circolare denari senza procedure burocratiche“.

L’ottimismo di Renzi e il no al referendum

Renzi usa anche altre parole per sferzare l’esecutivo, dipingendo un quadro meno nero rispetto a come appare a qualcuno: “Per me l’elemento chiave è quello di essere concreti, di stringere, sbloccare le infrastrutture e dare il via libera a una grande operazione di ripartenza. Perché in questo non sono così pessimista, non penso ci sia in arrivo un’apocalisse. Ci aspetta invece un periodo difficile che può tramutarsi in una gigantesca opportunità“.

Anche sul referendum costituzionale, Renzi ha le idee chiare: “Questo referendum è insignificante per il funzionamento istituzionale. Si riducono parlamentari ma non cambia niente nel sistema di Camera e Senato, che fanno le stesse cose“.

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