Continua a ruotare intorno a Italia Viva il destino del prossimo governo. Il mandato esplorativo che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha concesso a Roberto Fico si basa sulla stessa maggioranza che diede vita al Conte-bis. Ma proprio le posizioni di Matteo Renzi e il suo partito determineranno il buon esito o meno dell’operazione. E il sabato di consultazioni ha confermato le difficoltà della partita.
La promessa di Renzi: “Faremo la nostra parte”
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Dal partito che ha determinato lo strappo nella precedente esperienza governativa sono comunque arrivate delle garanzie. “Non è una crisi che nasce dalle antipatie, ma dalle risposte ai cittadini. Siamo disposti a fare la nostra parte su un documento scritto“, ha infatti detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, dopo le consultazioni con il presidente della Camera, Roberto Fico. Ha poi aggiunto: “Non servono riunioni notturne fino all’alba o emendamenti di notte, ma un metodo condiviso e un documento scritto. Preferiamo un governo politico rispetto ad uno istituzionale. Vogliamo un governo politico, ma non a tutti i costi“.
Il leader di Italia Viva ha concluso parlando di lealtà: “La Costituzione parla di disciplina e onore. Oggi è comparsa un’altra parola, la lealtà. Per noi la lealtà è dire nelle riunioni private quello che si dice in pubblico. Noi lo siamo, noi da mesi chiediamo di parlare di contenuti. Siamo pronti a lavorare con disciplina, onore e lealtà“, sono state le parole di Renzi.
Le richieste di Italia Viva e la posizione su Conte
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Non mancano i riferimenti più specifici alle iniziative che Italia Viva vuole siano all’ordine del giorno per poter concedere la fiducia al governo. “Il Mes vuol dire 36 miliardi. Noi siamo convinti che questi soldi servano, se il M5s è contrario cercheremo di capire le ragioni e di affrontare tutti i punti in discussione. Non solo Mes, se siamo disponibili a trovare soluzioni sul Mes lo siano anche gli altri“, ha dichiarato Renzi, dopo le consultazioni con il presidente della Camera, Roberto Fico.
Da giorni si discute sull’eventualità di veti, ancora una volta respinta da Renzi. Che infatti ha poi aggiunto, rispondendo alla domanda su Giuseppe Conte: “Sono ripetitivo, ho sempre detto che i nomi arrivano dopo. Il dibattito è sui contenuti ed è il metodo che giustamente sta portando avanti il presidente Fico. Non abbiamo discusso di nomi. Sono importanti, ma arrivano alla fine“.
Verso il ritorno del “contratto di governo”?
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“Io penso che sia molto più serio prendere un impegno di fronte agli italiani, dicendo si fa questo e questo, che non fare riunioni notturne per prendere accordi poco chiari. Serve uno strumento di chiarezza. Verba volant, scripta manent“, ha quindi dichiarato Renzi, dopo le consultazioni con il presidente della Camera, Roberto Fico.
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Queste, infine, le immagini della delegazione di Italia Viva, quando Renzi e i compagni di partito hanno lasciato la Camera in seguito al colloquio tenutosi con il Presidente Fico. Quello che non ha certo aiutato a fare luce sul futuro del governo.