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Dopo l’annuncio ufficiale della sua candidatura alla presidenza della Regione Calabria, Luigi De Magistris ha provato a spegnere le polemiche arrivate soprattutto dall’opposizione in consiglio comunale a Napoli, città di cui resterà comunque sindaco fino alle prossime elezioni, che però si svolgeranno in tarda primavera. “A differenza di chi fa polemica io lavoro ventiquattr’ore al giorno – ha detto De Magistris a margine del consiglio comunale di venerdì nel capoluogo campano -. Chi fa polemica la fa per qualche ora senza dare ossigeno al cervello. Garantisco che farò il sindaco fino all’ultimo giorno, in maniera continuativa. Contestualmente diventerò presidente della Regione Calabria grazie ai calabresi e alla rivoluzione che abbiamo iniziato a mettere in campo”.
Prima delle regionali, previste per il prossimo 11 aprile, c’è però da chiarire la questione legata alle liste civiche, che prima di De Magistris avevano in Carlo Tanzi il punto di riferimento. “Con Tanzi c’è un dialogo, abbiamo avuto un incontro utile e proficuo – ha spiegato l’ex pm -. Ci vuole comunque del tempo per definire coalizioni e candidature, continuiamo a riflettere su quella coalizione civica che ritengo di rappresentare. I primi segnali dalla Calabria sono entustastici e credo si possa fare qualcosa di molto importante”.
A chi gli contesta il fatto di essere lontano dalla regione che vuole presiedere, De Magistris ha risposto: “Le realtà del territorio si possono incontrare anche virtualmente. Ieri sera ho fatto un incontro in videoconferenza con un centinaio di attivisti calabresi, fino a mezzanotte. Tornerò fisicamente in Calabria e tornerò per ascoltare i bisogni dei calabresi”.
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Tornando alle questioni più strettamente legate al suo attuale ruolo di sindaco di Napoli, De Magistris ha commentato la decisione del Tar di annullare l’ordinanza regionale di chiusura totale per scuole medie e superiori, emessa da Vincenzo De Luca: “La giustizia amministrativa ha ricordato al presidente della Regione che la scuola è uno dei diritti costituzionali più importanti. L’ovvia compressione di questo diritto dovuta alla pandemia non può diventare consuetudine definitiva”.
Poi un altro attacco al governatore campano: “De Luca ha affievolito pesantemente la garanzie di questo diritto per tutti. La prossima settimana porterò alla ministra dell’Istruzione i dati della dispersione scolastica, che sono terribili”.
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Con i cronisti intervenuti a margine del consiglio comunale, De Magistris ha anche parlato della questione vaccini: “Ieri con i sindaci delle Città metropolitane abbiamo avuto un incontro molto proficuo con Arcuri. Ci ha descritto il piano per i vaccini che però è ovviamente molto condizionato dalla capacità di tutti i produttori di rispettare gli impegni presi. la progettualità di massima prevede la possibilità di arrivare all’autunno con una vaccinazione di massa. Per la verità c’è un ottimismo moderato. Io non dispero”.
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