Reddito di cittadinanza: le novità nella Manovra 2022

Tra le misure inserite nella manovra di bilancio è presente anche il reddito di cittadinanza. Il sostegno è stato rifinanziato, ma con l’introduzione di alcune novità. Entrata in vigore nel marzo 2019,  questa misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale, è pensata per aiutare i cittadini a seguire un percorso personalizzato di inserimento nel mondo del lavoro.

L’introduzione di un nuovo meccanismo per favorire la ricerca di lavoro

La novità principale, introdotta dal Governo Draghi, riguarda proprio un nuovo meccanismo per favorire la ricerca del lavoro. Inoltre, saranno intensificati anche i controlli e le sanzioni. Il premier, presentando le nuove regole riguardanti la misura, ha detto: “Condivido il principio del reddito di cittadinanza, ma bisogna che abbia un’applicazione che sia esente da abusi“. E ha spiegato che il sistema utilizzato fino ad oggi “non ha funzionato“, essendo diventato un “disincentivo al funzionamento del mercato del lavoro“. Inoltre, nel testo si legge anche che la domanda di reddito di cittadinanza “che non contiene le dichirazioni di immediata disponibilità al lavoro è improcedibile“.

Tra le novità per il 2022 anche la sospensione del Reddito di Cittadinanza dopo due proposte rifiutate

Le altre novità riguarderanno sempre la ricerca del lavoro da parte dei percettori del Reddito di cittadinanza. Infatti, chi rifiuterà due offerte lavorative vedrà decadere l’aiuto economico da parte dello Stato. Fino ad ora chi perceviva il Reddito di Cittadinanza poteva rifiutare fino a tre proposte di lavoro.

Inoltre, dopo un semestre per gli “occupabili”, il sostegno subirà un taglio di cinque euro al mese. Questa misura riguarderà tutti coloro che sono tenuti agli obblighi connessi alla fruizione del beneficio. Il taglio, che verrà sospeso appena uno dei membri del nucleo familiare inizierà a lavorare, non riguarderà tutti. Infatti, saranno esclusi i nuclei familiari con bambini sotto i tre anni o con disabili gravi o non autosufficienti. Inoltre, non saranno esclusivi nemmeno coloro che ricevono meno di 300 euro.

 

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