Recovery Fund, Amendola: “Nessun derby Italia-Olanda”

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“Sul Recovery Fund non c’è nessuno scontro fra Italia e Olanda. Il dibattito è tra quattro Paesi frugali e la proposta della Commissione che è largamente sostenuta dalla maggioranza dei Paesi europei e dal Parlamento Europeo. L’unico derby Italia-Olanda è tra Wilders e Salvini, ma quello devono risolverselo loro”. Con queste parole il ministro per gli Affari europei, Vincenzo Amendola, ha commentato le polemiche legate all’opposizione, da parte del governo dei Paesi Bassi (assieme ad Austria, Danimarca e Svezia), alle soluzioni economiche proposte dall’Ue.

“Pronti a chiudere negoziato su Recovery Fund”

“Abbiamo sempre detto che siamo tutti uniti per chiudere il negoziato al Consiglio europeo il 17 e il 18 – ha aggiunto Amendola, che ha parlato con i cronisti a margine della giornata conclusiva della conferenza programmatica del Pd ‘Idea Napoli’, in corso all’Ippodromo di Agnano -. Una volta completato il lavoro come governo valuteremo tutte le azioni. So che c’è un dibattito molto intenso, anche tra le forze politiche dell’opposizione ed una volta chiuso l’accordo a livello europeo il Parlamento farà il suo lavoro e farà le sue valutazioni”.

“Salari differenziati? Politica e sindacati non condividerebbero”

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Non si è parlato, però, solo del Recovery Fund. Al ministro è stata infatti chiesta un’opinione sulle parole del sindaco di Milano Giuseppe Sala che, nel corso di una diretta Facebook con Melania Toscano, dirigente dei Giovani del Partito Democratico, aveva auspicato una differenziazione geografica dei salari, tenendo conto del costo della vita. “Credo che Sala sia un ottimo sindaco, uno dei più grandi patrimoni tra i sindaci italiani – ha affermato Amendola -. La proposta che ho letto di una differenziazione dei salari nel pubblico impiego credo non sia una scelta condivisa dalla politica e dalle forze sindacali. La pubblica amministrazione deve essere trasformata, non a caso con il Dl semplificazioni stiamo lavorando per farla funzionare meglio”.

“Napoli? Non chiederei mai dissesto del comune”

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Non è mancata poi una domanda proprio su Napoli e sulle conseguenze della crisi economica dovuta alla pandemia: “Ho sempre pensato di sostenere i bilanci dei comuni che sono la prima linea per mantenere la coesione sociale – ha dichiarato Amendola -. Non chiederei mai il dissesto di un comune, al di là di De Magistris, anche nei confronti di una sindaco di destra. Napoli soffre come tutte le città italiane ma ha la particolarità di avere un’area metropolitana di 91 comuni sui quali sussistono una serie di problemi. Quello che stiamo negoziando in Europa è funzionale a superare tutti i problemi che il Mezzogiorno e l’area metropolitana di Napoli hanno”.

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