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Quella di sabato 29 gennaio, con ogni probabilità, passerà alla storia come la giornata della rielezione di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica italiana. Nonostante il diretto interessato avesse a più riprese affermato di non voler iniziare un nuovo settennato, i 1008 Grandi elettori non hanno raggiunto l’intesa su un nuovo nome e, dopo il flop della proposta Casellati avanzata dal centrodestra, “vittima” dei franchi tiratori, sembrano ormai d’accordo su una soluzione simile a quella presa nel 2013, quando in assenza di nomi di rilievo si decise di confermare Giorgio Napolitano al Quirinale.
Nella settima votazione, svoltasi alla Camera sabato mattina, sono stati 387 i voti ottenuti da Sergio Mattarella. Dietro di lui Carlo Nordio, candidato da Fratelli d’Italia, con 64 voti. 40 le preferenze per il pm Nino Di Matteo.
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Grande entusiasmo per il possibile Mattarella-bis da parte dei principali esponenti della maggioranza. Per Matteo Renzi, fondatore e leader di Italia Viva, il secondo mandato presidenziale (che, per inciso, dà per certo) sarebbe una “decisione di grande significato”.
“Ci sono due nomi eccellenti – ha detto Renzi –: Mattarella e Draghi che rimangono ai loro posti. Per la stabilità del Paese è ottima cosa, per la credibilità della politica è giornata di domande. Per me è un giorno di festa. A Mattarella i miei auguri di buon lavoro. Penso che svolgerà l’incarico con la stessa qualità di questi anni. Per l’Italia è un’ottima notizia. Mancata una soluzione alternativa? Ci sono politici che trovano soluzioni, altri solo chiacchiere”.
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Lasciando la Camera, Matteo Salvini è stato netto ai microfoni dei giornalisti. “Stamattina ho detto ‘chiudiamola qua’ – ha detto – e chiediamo il sacrificio a Mattarella. La mia proposta, nelle ore, è diventata la proposta di tanti. Non potevamo andare avanti con confusione e litigi, ci vogliono tranquillità e serenità. Oggi temevo fosse ancora la giornata dei no”.
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“È giusto che in mancanza di altri accordi che rimanga Mattarella – ha poi aggiunto Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia -. Questo pomeriggio i capigruppo andranno ad illustrare la scelta fatta. Il presidente Berlusconi ha avuto una lunga telefonata con Mattarella e gli ha confermato il nostro appoggio. Abbiamo dato un segnale a cittadini e mercati accelerando”.
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Ha preso atto della decisione condivisa dai Grandi elettori Vittorio Sgarbi, deputato della componente centrista del Gruppo misto. “La candidatura di Mattarella è la vittoria di tutti e la sconfitta di tutti – ha chiosato fuori da Montecitorio -. In particolare è la vittoria del Movimento 5 stelle, che ha ottenuto il risultato che voleva. Era la soluzione più gradita a Berlusconi. E infatti è la vittoria di Berlusconi e del M5s: Gli altri sono rimasti al palo”.
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Ha espresso grande soddisfazione, per il Mattarella-bis ormai vicino, Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle. “Abbiamo felicemente preso atto che l’opzione Mattarella ha trovato una ampia condivisione – ha spiegato ai cronisti -. Annunciamo ufficialmente il nostro voto. Vogliamo che questa opzione diventi realtà”.
“I capigruppo andranno dal Presidente Mattarella per esprimere la disponibilità nostra a indicare il suo nominativo perché sia un’opzione che diventi realtà – ha poi aggiunto l’ex premier -. Mattarella è il garante del Paese, è super partes e figura autorevole”.
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Ed è arrivato anche il plauso del segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, in conferenza a Montecitorio, per quella che ormai pare la scontata rielezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica. “Voglio esprimere un grandissimo ringraziamento al presidente Sergio Mattarella per la sua scelta di grande generosità, è una bella giornata per l’Italia. La politica italiana non ha risolto i problemi ma ne diventa consapevole e può iniziare a lavorare per questo. C’è bisogno di un rinnovamento, si entra in una fase nuova e importante dopo la vicenda del Quirinale. Noi parlamentari stasera non possiamo andare a casa senza capire che la politica attuale ha dei punti da risolvere, la rielezione del capo dello Stato lo dimostra chiaramente“, le sue parole.
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Il Mattarella-bis che dovrebbe trovare ufficialità in serata è stato accolto con una standing ovation dall’assemblea dei Grandi elettori Pd riunita a Montecitorio. La componente dem ha quindi accolto l’invito del segretario Enrico Letta di votare stasera per il secondo mandato di Sergio Mattarella, come da accordo fra le forze della maggioranza. Nel frattempo le capogruppo Serracchiani e Malpezzi sono al Quirinale, dal capo dello Stato uscente, assieme gli altri gruppi di maggioranza per formalizzare la richiesta di accettare la rielezione.
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Gli unici scontenti dell’esito, ormai deciso a meno di clamorosi ribaltoni, sono i rappresentanti di Fratelli d’Italia, e la loro leader Giorgia Meloni su tutti. “I partiti hanno scelto di tirare a campare“, ha ruggito, dopo la conferma dell’accordo fra le componenti della maggioranza.
“Ancora una volta il Parlamento dimostra di non essere all’altezza degli italiani che dovrebbe rappresentare – ha poi aggiunto -. Il centrodestra? Ne esce molto male, il centrosinistra forse peggio. Ne esce bene questo intendere la politica come un percorso semipersonale: molti parlamentari sono pronti a barattare sette mesi di poltrona con sette anni di Presidenza della Repubblica”.
“Fratelli d’Italia non voterà la riconferma del presidente uscente Sergio Mattarella per diverse ragioni – ha spiegato ancora Meloni -. La prima è che credo sia sotto gli occhi di tutti che siamo di fronte a una anomalia sul piano istituzionale. Un Parlamento delegittimato, sia dal consenso, che dal taglio del numero dei parlamentari che rielegge un presidente uscente, fattispecie che nella Costituzione non è vietata solo perché si voleva lasciare questa ipotesi nel caso di un’emergenza reale come in caso di una guerra. Mi pare che non si possa far finta di non vedere che eleggere il presidente Mattarella, oltretutto al settimo scrutinio, quindi come ultima ratio, come quasi fosse un candidato di risulta, sia oggettivamente un’anomalia“.
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La leader di Fratelli d’Italia, ha poi parlato del futuro del centrodestra: “Il centrodestra va rifondato da capo. Per rispetto delle persone che si aspettano un cambiamento. A livello parlamentare il centrodestra non esiste più. E credo debba avere rappresentanza. Bisogna rifondare il centrodestra per rispetto delle persone che vogliono cambiare. Bisogna ripartire da capo e FdI si assume questa responsabilità“.
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