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Tra i nomi che sono stati proposti per la carica di Presidente della Repubblica, quello di Elisabetta Casellati è uno dei più divisivi. Non tutti i grandi elettori sono favorevole all’idea di avere l’attuale presidente del Senato all’interno della rosa delle candidature. Tra i contrati alla scelta c’è anche la deputata del Pd Laura Boldrini. “Vogliono decidere il capo dello stato senza condividere il nome e in solitaria, il contrario di quello che si dovrebbe fare in una situazione come questa perché nessuno è autosufficiente. Questo dimostra il cinismo, perché se l’operazione non dovesse andare in porto vorrebbe dire aver usato la seconda carica dello stato. Dimostra anche l’incapacità di trovare una soluzione“.
Boldrini ha aggiunto che “Salvini sta giocando una partita all’interno del centrodestra per consolidare la leadership. Avrebbero dovuto salvaguardare una donna e poi le donne non sono tutte uguali, Casellati è espressione di una parte. La destra e Salvini stanno procedendo in solitaria“.
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Anche Paola Binetti ha commentato la scelta, criticando la reazione del centrosinistra. “Non avendo noi tutti i numeri per poterla votare probabilmente non ci sono stati quei voti aggiuntivi necessari per raggiungere il quorum. Non ho sentito la Casellati ma penso che lei credesse che anche da parte del centrosinistra ci fosse una consapevolezza del lavoro svolto in questi anni. È sorprendente il comportamento del csx verso la seconda carica dello stato. Letta l’aveva scritto anche in maniera sgradevole con quel tweet, non ci si esprime così nei confronti della seconda carica dello stato. Se non riusciamo ad eleggere nessuno la Casellati sarebbe addirittura la presidente vicario. Noi siamo i grandi elettori ma sapere che ci sono i super grandi elettori che tolgono alla dialettica del confronto democratico la sua freschezza mi dispiace molto perché mi sembra una pochezza democratica“, ha dichiarato la senatrice di Forza Italia.
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Per Giovanni Toti, il presidente della Regione Liguria, votare per Elisabetta Casellati non è “un atto eversivo“. Dopotutto si sta parlando della “seconda carica dello Stato“. “Vediamo prima di dire che il governo traballa o che si rischia di bruciarla. È possibile che non ci siano i voti, è democrazia, quindi aspettiamo. I franchi tiratori ci sono sempre“.
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Anche per Adriano Galliani, senatore di Forza Italia, quello di Casellati è il nome giusto. “Non vedo perché si debba parlare di franchi tiratori. Speriamo bene, questo è quello che abbiamo deciso come coalizione. Non ho mai fatto parte del PD, non so cosa faranno“, ha concluso.
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