Quirinale, è caos: verso mattinata di astensioni, Mattarella-bis vicino

Altra mattinata apparentemente interlocutoria nella complicatissima corsa verso l’elezione del Presidente della Repubblica. Dopo Maria Elisabetta Alberti Casellati, anche l’ipotesi Elisabetta Belloni al Quirinale sembra definitivamente naufragata. Tanto che, nell’attesa di capire se arriverà una riconferma di Sergio Mattarella, diversi sono i partiti che annunciano nuovamente astensione o scheda bianca.

Salvini non demorde: “Donna al Quirinale sarebbe bellissimo segnale”

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Sarebbe un bellissimo segnale eleggere una donna al Quirinale – ha insistito nuovamente il leader della Lega, Matteo Salvini, arrivando a Montecitorio per il vertice con i leader di maggioranza –. Il 100% della Lega ha votato su una proposta di Forza Italia. Anzi, ringrazio Casellati che ha messo a disposizione la sua carica, se stessa e la sua professionalità per il bene del Paese. Tutti i 208 votanti della Lega hanno votato in quel modo, altri no. Ma ognuno fa quel che ritiene“.

Salvini ha quindi ammesso che stavolta potrebbe essere la Lega a fare ostruzionismo. “Qualunque proposta abbia l’ok mio e della Lega da altre parti viene bocciata. Aspetto che siano altri a fare proposte, poi sarò l’ultimo a dire di sì. Ho almeno 3 nomi. Se c’è condivisione un nome chiaro in testa ce l’ho tra un’ora. Se ci asteniamo se non c’è un nome condiviso? , i nomi a caso non fanno fare bella figura al Parlamento“, ha tuonato il leader del Carroccio. E la corsa al Quirinale continua ad essere intricata.

M5s: “Mattarella-bis al Quirinale? Segnali importanti”

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Intanto anche il Movimento 5 Stelle ha capito che la conferma di Sergio Mattarella al Quirinale è più che un’ipotesi. “Mi fido ciecamente di Giuseppe Conte, spero che anche Salvini inizi ad ascoltare Conte e la smetta di fare propaganda politica. Chiedere a Mattarella di ripensarci? Il segnale che è arrivato ieri è un segnale importante. Se anche oggi ne dovesse arrivare un altro, anche Conte e non solo lui ne dovranno tenere conto“. Lo ha detto il senatore del M5s, Danilo Toninelli, fuori da Montecitorio.

Centrodestra e non solo: esplode l’insofferenza

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Nuovamente severi con Salvini appaiono alcuni suoi alleati di coalizione. “Il centrodestra è il centrodestra. Non è un partito unico, ci sono varie forze politiche. Ognuno tratta e poi si farà una sintesi. Parteciperemo al vertice da soli in mattinata per cercare di confrontarci e trovare la soluzione più ampia possibile. Noi siamo per avere un personaggio politico al Quirinale“. L’ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, entrando a Montecitorio.

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E intanto chiari segnali di stanchezza, quasi insofferenza, arrivano anche da uno dei nomi sempre forti ma mai esplosi nella corsa al Quirinale. “Se può essere la giornata giusta? Speriamo, non è che possiamo continuare in eterno“, ha infatti dichiarato Pier Ferdinando Casini entrando a Montecitorio per la settima votazione del Presidente della Repubblica.

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