La vittoria di Elly Schlein alle primarie potrebbe rappresentare l’inizio di un cambio di rotta importante per il Partito Democratico. La nuova segretaria è più giovane rispetto ai suoi predecessori e ha una visione diversa, più vicina a quella delle nuove generazioni, su temi e battaglie che negli ultimi anni non hanno ricevuto tutta l’attenzione che avrebbero meritato. Tra gli obiettivi di Schlein c’è senz’altro quello di rafforzare il Pd, riducendo le divisioni interne e intensificando il dialogo con la base. È anche per andare in questa direzione che la neosegretaria ha annunciato che lavorerà per riaprirà il prima possibile il tesseramento e consentire ha chi l’ha scelta nei gazebo di entrare a far parte della comunità dem.
Dalle dichiarazioni di Schlein precedenti alla sua vittoria e dai discorsi post primarie, emerge con chiarezza quali sono i temi sui quali la neo segretaria intende concentrarsi. Tra i più importanti ci sono senz’altro la lotta alle diseguaglianze e il contrasto alla precarietà.
La prima battaglia è quella sulla quale è lecito aspettarsi maggiori divisioni con la maggioranza attuale, soprattutto per quanto riguarda questioni come il matrimonio egualitario e il riconoscimento dei diritti delle famiglie omogenitoriali. Schlein, inoltre, ha più volte ribadito la necessità di una legge contro l’omobilesbotransfobia, l’abilismo, il sessismo, l’odio e le discriminazioni. Vorrebbe anche promuovere l’educazione al rispetto delle differenze nelle scuole e nelle pubbliche amministrazioni.
Schlein, inoltre, punta a introdurre lo Ius soli e modificare le politiche migratorie in Italia e nell’Unione Europea, oltre a riformare il regolamento di Dublino, cancellare la legge Bossi-Fini e fermare i finanziamenti alla Guardia costiera libica.
Per quanto riguarda il lavoro, Schlein intende scrivere una nuova pagina “dopo gli errori del Jobs Act” e portare avanti una lotta serrata contro la precarietà e lo sfruttamento. Il che significa battersi affinché gli stage gratuiti diventino solo un ricordo, i contratti a tempo determinato siano limitati, venga introdotto un salario minimo e si raggiunga la parità salariale tra uomini e donne. Tra gli obiettivi di Schlein c’è anche quello di azzerare le morti sul lavoro entro il 2030. Inoltre, vuole contrastare il precariato e il lavoro nero e introdurre delle tutele per il lavoro digitale.
Altri aspetti legati alla sfera lavorativa su cui Schlein intende intervenire sono il completamento della riforma degli ammortizzatori sociali e l’introduzione, in via sperimentale, della settimana lavorativa di quattro giorni, che può migliorare la qualità del lavoro e il tasso di occupazione. Per la neosegretaria la lotta alle diseguaglianze passa anche attraverso “un nuovo contratto sociale” e la redistribuzione di ricchezze, sapere, potere e tempo, oltre a un maggior numero di investimenti nella sanità pubblica.
Schlein ritiene anche necessario aiutare l’imprenditoria e l’occupazione femminile, garantendo un congedo paritario pienamente retribuito e non trasferibile tra genitori di almeno tre mesi, rendendo possibile la piena attuazione della legge 194 (che norma l’interruzione volontaria di gravidanza) e l’accesso gratuito alla pillola abortiva (RU486).
Per quanto riguarda il tanto discusso reddito di cittadinanza, Schlein vorrebbe migliorarlo (e non rimuoverlo come la maggioranza attuale).
Schlein si è posta l’obiettivo di rendere il fisco più equo ed efficiente. Inoltre, vuole spostate il carico fiscale dal lavoro alle rendite e alle emissioni inquinanti, dire basta ai regimi di favore, inasprire la lotta agli evasori fiscali e allineare la tassa su donazioni-successioni agli altri grandi Paesi dell’Unione europea. Per quanto riguarda le pensioni, la segretaria intende superare la legge Fornero, ripristinare i requisiti precedenti per opzione donna e introdurre un fondo di garanzia per i precari.
Schlein ha anche sottolineato l’importanza di rimettere al centro il diritto alla casa, rilanciando l’edilizia residenziale pubblica e rafforzando gli strumenti per chi non riesce a pagare l’affitto.
La neosegretaria del Pd ha una visione piuttosto green del futuro e per concretizzarla vuole incentivare la conversione ecologica favorendo gli investimenti sulle energie rinnovabili, migliorando l’efficienza energetica e promuovendo una gestione sostenibile delle risorse idriche e dell’agricoltura. Per raggiungere l’obiettivo ritiene necessario anche dire no alle trivelle e al nucleare, oltre a introdurre una legge contro il consumo di suolo.
Vorrebbe, inoltre, promuovere l’economia circolare, superando la necessità di discariche e inceneritori, e favorire la mobilità sostenibile.
Pur riconoscendo la necessità di sostenere militarmente l’Ucraina per consentirle di difendersi dall’invasione della Russia, Schlein ritiene comunque doveroso ribadire che non sono le armi a risolvere i conflitti. “Serve un maggiore sforzo politico e diplomatico dell’Ue insieme agli alleati e in seno alla comunità internazionale” per arrivare “a un cessate il fuoco e all’avvio di una Conferenza di pace”.
Sotto la guida di Schlein, il Pd si impegnerà a difendere lo Stato di diritto, promuovere l’uguaglianza davanti alla legge e intensificare la lotta alle mafie e alla corruzione. Si batterà anche per alcune battaglie piuttosto contrarie alla visione della maggioranza attuale, come la legalizzazione della cannabis e l’approvazione di una legge sul fine vita. Un altro punto di discontinuità con l’attuale governo presente nel programma di Schlein è il deciso no all’autonomia e, di conseguenza, al ddl Calderoli, ritenuto “inaccettabile e inemendabile”. La segretaria intende però investire sugli enti locali e introdurre politiche mirate al riscatto del Sud, delle zone montane e delle isole.
Schlein vorrebbe anche rigenerare la pubblica amministrazione per far cambiare passo all’Italia e intensificare la partecipazione dei lavoratori alle scelte delle imprese e alla condivisione di obiettivi e risultati.
Un altro obiettivo della neosegretaria è rilanciare il progetto federalista europeo e proporre una fiscalità europea. Sempre in quest’ottica intende promuovere il contrasto ai paradisi fiscali e all’evasione delle multinazionali, oltre a proporre una modifica del Patto di stabilità.
Sul fronte dei partiti politici, Schlein vorrebbe una legge capace di portare alla piena attuazione dell’articolo 49 della Costituzione. Mira, inoltre, a rafforzare il 2×1000 e a riformare la legge elettorale.
Infine la nuova segretaria ha parlato della sua visione del Pd. Oltre a rendere il partito unito e plurale, con un’identità chiara e coerente, Schlein punta anche a investire sulla formazione politica e a organizzare delle primarie per i candidati.
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