La protesta dei ristoratori a Montecitorio: “Draghi arriviamo”

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Provengono da ogni regione italiana e chiedono a gran voce indennizzi per poter continuare ad andare avanti. Sono uomini e donne, proprietari di ristoranti, che dall’inizio della pandemia di Covid-19 stanno conoscendo la crisi dovuta alla prolungata chiusura delle proprie attività commerciali. “Siamo venuti da tutta Italia per chiedere o il lavoro o gli indennizzi“, racconta Simone Gianerini, responsabile di TNI Toscana.

Sotto attacco anche la suddivisione delle regioni in diversi colori e fasce. “Chiediamo di cambiare il sistema semaforico, perché non è più possibile andare avanti così“, sottolinea la coordinatrice di TNI Siena, Tiziana Del Monaco.

Trancassini (FdI): “Ristoranti no, ma negozi di persone del Bangladesh si”

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Fuori da Montecitorio era presente anche l’onorevole di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini. “Fratelli d’Italia ha deciso di presentare una class action perché quello che è stato fatto per i ristoratori fino ad ora è fuori ogni logica“, le sue parole.

E ancora: “Penalizzata una categoria oramai in ginocchio, che ripartirà per ultima e che ha bisogno di risposte e di prospettive future. Si registra un accanimento nei confronti della ristorazione che è inspiegabile. Il settore ha regole ben precise. Non è possibile frequentare ristoranti dopo le 18, ma ci si può affollare dentro i negozi di persone originarie del Bangladesh“.

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