Sono entrate ampiamente nel vivo le discussioni su colui che diventerà il prossimo Presidente della Repubblica. O colei, dato che un nome che continua a circolare in queste ore è quello di Emma Bonino. Ma la diretta interessata, pur spronando le donne ad avere coraggio, afferma di non essere interessata. E il Pd ammonisce: “Sia figura istituzionale, Berlusconi non lo è“.
Il Presidente della Repubblica ideale per Emma Bonino
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Secondo Emma Bonino, apprezzata da molti all’interno delle Camere, il suo tempo per diventare Capo di Stato è scaduto. “Io candidata per la corsa al Quirinale? Il mio momento era 25 anni fa. Ora ci sono altre donne che potrebbero indossare le vesti da Presidente della Repubblica, ma non le voglio bruciare. Siano coraggiose però. Le elezioni del Colle sono sempre state molto opache, e anche questo non è un buon momento. Non è cambiato nulla“, commenta la leader radicale di +Europa a piazza Montecitorio.
Emma Bonino, poi, traccia il profilo di colui che a suo giudizio è il perfetto Presidente della Repubblica: “Ci vuole una persona competente, con un alto senso delle istituzioni. Europeista convinta, a mio modesto avviso. Perché i destini dell’Italia e i destini dell’Europa sono strettamente connessi. Se poi è anche donna, molto meglio. Così rompiamo uno dei tabù del nostro Paese. Ma io non sono disponibile. Le donne che si candidassero facciano fronte a una porta sbattuta in faccia, perché nessuno le coopterà per gentilezza. Di questo io ancora porto i cerotti“.
Boccia (Pd): il profilo di Mattarella e il no a Berlusconi
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Candidatura che non piace, specialmente tra le fila del Partito Democratico, è invece quella di Silvio Berlusconi. Il deputato Francesco Boccia spiega perché non vede il fondatore di Forza Italia come Presidente della Repubblica. E lo fa partendo da un paragone: “Mattarella ha tracciato un solco molto apprezzato dagli italiani in questi anni. Chiediamo a tutte le forze politiche di sedersi intorno ad un tavolo per far sì che queste garanzie continuino a livello internazionale. Non poniamo veti, ma non possiamo accettare candidature di parte. E quella di Berlusconi lo è“.
“Questo significa dare certezza a un anno che ci attende e che rappresenta una sfida per tutti. Dobbiamo uscire dall’emergenza sanitaria completando il lavoro iniziato a Bruxelles. Ce la faremo se resteremo uniti. L’invito del Pd è quello di unire tutti i leader di partito in un unico nome. Emma Bonino? Pezzo di storia, ma a prescindere il prossimo o la prossima Presidente della Repubblica devono mantenere un profilo istituzionale e internazionale che sia garante per tutti“, conclude il deputato ed ex ministro del Pd Francesco Boccia.