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La pandemia di Coronavirus ha provocato quasi 90mila morti in Italia. Un bilancio davvero drammatico per un virus che non ha risparmiato nemmeno medici e personale sanitario. Sull’argomento è intervenuto, questa mattina, il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli. Delle oltre 300 vittime nel comparto sanitario, Anelli ha chiesto conto ai Deputati della Commissione XII Affari Sociali della Camera. “Se in una fabbrica, in Italia, fossero morte trecento persone in un incidente sul lavoro, sarebbe successa la rivoluzione. Perché non succede se a morire sono i medici, gli operatori sanitari?“, le sue parole.
Lo sfogo del presidente della Fnomceo è figlio della “scelta di vaccinare quasi mezzo milione di amministrativi, di persone non sanitari, quando ci sono ancora quasi 600mila operatori sanitari da vaccinare“. Scelta che, a detta di Anelli, è “l’espressione di un modello culturale“.
“Se uno non percepisce l’importanza, e anche il rischio degli operatori sanitari, non trova le soluzioni – ha ammonito Anelli -. Credo che forse dovreste fare una riflessione su questo, perché le indicazioni date dal Ministero della Salute erano di vaccinare gli operatori socio-sanitari, non gli amministrativi“.
