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“Il programma Next Generation Eu prevede per l’Italia l’arrivo di fondi pari a 191,5 miliardi di euro da spendere entro il 2026. Questo significa far ripartire il processo di convergenza tra Mezzogiorno e Centro-nord, un problema che è peggiorato dall’inizio degli anni ’70 a oggi“. Sono queste le indicazioni che arrivano dal presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenuto nella mattinata di martedì nel corso dell’iniziativa “SUD – Progetti per ripartire”, promossa dalla ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna.
Draghi: “Vogliamo fermare il divario Nord-Sud”
“Ora abbiamo due problemi – ha detto Draghi, nel corso del suo intervento –: il primo nell’utilizzo dei fondi europei, l’altro nella capacità di completamento delle opere pubbliche. Dovremo essere in grado di spendere i fondi europei a partire da quelli di Next Generation Eu“.
“Farlo bene è un obiettivo di questo governo – ha poi spiegato -. Vogliamo fermare l’allargamento del divario tra Nord e Sud e dirigere questi fondi in particolare su donne e giovani. In questa sfida un ruolo cruciale è anche vostro, classi dirigenti. Ma un vero rilancio richiede la partecipazione attiva di tutti i cittadini“.
Draghi ha poi ringraziato la ministra Carfagna per l’organizzazione dell’evento. “Ringrazio anche tutte le realtà istituzionali, sociali e universitarie che sono qui per offrire il loro prezioso contributo – ha aggiunto -. Il governo intende condurre una campagna di ascolto diffusa sul tema, come ha già annunciato la ministra in Parlamento. La giornata di oggi va dunque intesa soltanto come un primo passo“.
Il fuori programma a inizio intervento
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L’intervento del premier Draghi è stato preceduto da un piccolo fuori programma, l’assenza di audio all’inizio del collegamento. “Non la sentiamo presidente” lo ha avvisato la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, organizzatrice di questa iniziativa. L’intervento tempestivo di un tecnico ha poi risolto il problema e il premier ha potuto continuare senza altri problemi.