Salvo sorprese dell’ultima ora nella riunione del Cda Rai di domani a Napoli, Monica Maggioni è la nuova direttrice del Tg1. La nomina della giornalista milanese, classe 1964, è stata proposta dall’amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes, insieme a quelle di Gennaro Sangiuliano (confermato) al Tg2, Simona Sala al Tg3 e Mario Orfeo per la Direzione Approfondimento.
Nomine, fibrillazioni a Viale Mazzini
La scelta di Maggioni è stata al centro di un’aspra polemica politica. In particolare, a contestare la scelta di Fuortes è stato il Movimento 5 Stelle, in quanto la 57enne milanese prenderebbe il posto di Giuseppe Carboni. Il quale, a sua volta, resterebbe senza incarichi.
Fibrillazioni anche a Viale Mazzini, dove i consiglieri avrebbero rifiutato un incontro con l’a.d. Fuortes perché non sarebbero stati coinvolti nelle scelte. La partita si sposta ora alla riunione di domani, nella quale le proposte di Fuortes passeranno al vaglio del Cda. A quest’ultimo spetta infatti l’ultima parola, essendo il parere vincolante in caso di maggioranza dei due terzi.
La carriera di Monica Maggioni
Monica Maggioni si è laureata in Lingue e letterature straniere all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha poi preso parte al Master di giornalismo radiotelevisivo della Sgrt di Perugia. È iscritta all’Ordine dei giornalisti dal 27 febbraio 1995 e agli esordi della sua carriera ha collaborato con il quotidiano Il Giorno.
I reportage e la guerra in Iraq
La sua esperienza nel giornalismo televisivo è iniziata invece nel 1994 ad Euronews, per poi essere assunta in Rai due anni più tardi. Maggioni ha lavorato al Tg1 sia nelle redazioni cronaca ed esteri sia come inviata all’estero, ad esempio in Sudafrica e Mozambico.
Ma anche in Israele, Usa e Medio Oriente. Nel 2003, in Iraq, copre la seconda guerra del Golfo ed è l’unica cronista italiana “embedded”, ammessa cioè nelle file dei soldati statunitensi. Monica Maggioni ha poi diretto Rainews24, il Televideo e Rai News.
La presidenza della Rai
Sua, nel 2013, l’intervista esclusiva al presidente siriano Bashar al Assad sulla questione delle armi chimiche e il confronto fra Damasco e il Consiglio di sicurezza dell’Onu. Dal 5 agosto 2015 al 26 settembre 2018 è stata quindi presidente della Rai, per tornare infine al giornalismo con la conduzione di Settestorie dal giugno 2020. E, ora, l’ormai certa direzione del Tg1.