Migranti, Draghi: “Più coinvolgimento dei Paesi europei”

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto nel corso della conferenza “Rome Med-Mediterranean Dialogues” dove ha affrontato la questione del flusso migranti.

Pensiamo ai flussi di migranti, che molto spesso hanno origine lontano dal mare. Da soli non possiamo controllare i movimenti migratori, da inizio di quest’anno sei volte tanti, rispetto al 2019″ ha affermato il premier.

Serve un maggior coinvolgimento di tutti i Paesi europei, anche nel Mediterraneo. L’Italia continua a promuovere un avanzamento europeo verso una gestione collettiva, in un equilibrio fra responsabilità e solidarietà“.

In tema di migranti l’obiettivo è “proteggere i più deboli con cordoni umanitari dai Paesi più vulnerabili, rafforzare i flussi legali, che sono una risorsa e non una minaccia per la nostra società” ha sottolineato Draghi.

Libia, Draghi: “Solo un processo a guida nazionale può portare Paese fuori dalla crisi”

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Draghi ha poi sottolineato l’importanza di risolvere la crisi libica, in vista delle prossime elezioni che si terranno a fine mese.

L’Italia sostiene il progresso di transizione e di pacificazione della Libia. La conferenza di Parigi ha riaffermato l’unità della comunità internazionale attorno a questo obiettivo. Solo un percorso a guida libica può portare a una soluzione della crisi del Paese” ha specificato il premier. “Siamo vicini alle elezioni del 24 dicembre, un appuntamento cruciale per i cittadini libici per il futuro della democrazia nel Paese“, ha dichiarato Draghi.

Assegno unico: “Finalmente da gennaio le domande. La famiglia va tutelata”

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Il premier Draghi è poi intervenuto nel corso della conferenza nazionale sulla famiglia, sottolineando l’importanza dell’assegno unico, un strumento cruciale per aiutare le famiglie più in difficoltà.

La famiglia è un bene collettivo essenziale, può e deve essere tutelato dallo Stato. Fin dagli anni 80 però la spesa pubblica per le famiglie è stata stabilmente più bassa rispetto agli altri Paesi Ue come Francia Germania, Regno Unito“.

Il premier ha poi sottolineato che “bisogna usare le politiche pubbliche per rimuovere gli ostacoli alla scelta di formare una famiglia e mettere le coppie in condizione di avere figli se lo desiderano“.

Finalmente” ha aggiunto “da gennaio si potrà fare domanda di assegno unico, uno strumento semplice, universale per tutte le famiglie a prescindere dalla condizione lavorativa, uno strumento equo perché sostiene più intensamente chi ha un reddito basso” ha concluso Draghi.

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