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Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, interviene sulla sua pagina Facebook sulla questione migranti. “C’è il rischio enorme di una nuova ondata di sbarchi che l’Italia non può permettersi” anche per il “rischio sanitario” in un’emergenza che teniamo sotto controllo. “Sono inutili gli slogan o le urla, serve un piano concreto per affrontare questa questione”, ha aggiunto Di Maio, sottolineando che “l’Italia non ce la farà mai da sola”. “Siamo in un momento particolare del nostro Paese. Il rischio sanitario non è calato, non possiamo abbassare la guardia se vediamo scene come porto Empedocle o Caltanssetta. Se siamo in un’emergenza sanitaria le regole si rispettano”.
Di Maio: “Con la Tunisia seguire modello albanese”
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“Dobbiamo fare un accordo di cooperazione migratoria con la Tunisia che ci consenta di seguire il modello albanese degli anni ’90, inizio 2000. Allora l’Italia ha raggiunto degli accordi con l’Albania che hanno portato a fermare, sequestrare e affondare le barche che si utilizzavano per la traversata e per venire in Italia. Quello è stato un punto di forza per il fenomeno migratorio dall’Albania“. Ha poi così proseguito il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in diretta Facebook.
Sulla morte di Paciolla: “Ci batteremo perché sia fatta giustizia”
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Sulla morte di Mario Paciolla, Di Maio ha dichiarato: “Ieri sera sono stato a Napoli a salutare la famiglia di Mario Paciolla, il nostro connazionale morto in Colombia in circostanze ancora da accertare. C’era una veglia con tutte le istituzioni, c’era il presidente della Camera, Roberto Fico, c’era il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, c’era Sandro Ruotolo, c’erano tante istituzioni locali ma soprattutto c’erano gli amici di Mario. Noi ci batteremo come Governo perché sia fatta giustizia, perché sia trovata la verità il prima possibile come ci stiamo battendo per altri nostri connazionali, per Giulio Regeni e situazioni non simili come quella di Chicco Forti negli Stati Uniti“.