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“Conte viene in Parlamento ma rifiuta di farci votare su che cosa debba fare in Europa”, dice la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, a proposito del Mes mentre si trovava nei pressi del Senato. E sulla questione Stati generali la sua opinione è netta: “Il nostro auspicio è che Conte venga finalmente in Parlamento e che ci dica che cosa intende fare sulle centinaia di emendamenti che abbiamo presentato per trasformare il decreto Rilancio da un decreto di marchette, poltrone e moltiplicazione delle consulenze a un decreto che possa aiutare le persone a mantenere la loro attività”. Su una possibilità di fare ostruzionismo in Aula, Meloni risponde: “Faremo il nostro dovere”.
Meloni è contro la comunicazione che farà Conte sul Mes
Sul Mes, per via del quale è molto forte la polemica di Giorgia Meloni e di tutte le opposizioni politiche, proprio lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si è sempre dichiarato pubblicamente contrario. Nelle scorse ore, poi, il capo del Governo, rispondendo alle domande dei cronisti in un punto stampa a Villa Pamphili, aveva spiegato il motivo per il quale ha scelto di fare una comunicazione e non un’informativa alle Camere, che ha provocato le proteste delle opposizioni: “Il mio passaggio di mercoledì non era strettamente obbligato: il Consiglio Ue è informale, ma come sempre passerò alle Camere per informare su quelle che saranno le discussioni in Consiglio Ue. Sul Mes, non ci sono novità rispetto a quanto già dichiarato. C’è una discussione, ognuno fa delle valutazioni, ma noi come Governo non abbiamo necessità di attivare il Mes”, dice Conte.
Su un’eventuale attivazione del Mes, quindi, Conte aggiunge che “dovremo costantemente aggiornarci sul quadro di finanza pubblica, nella situazione che stiamo attraversando non ci sono certezze, in questo momento l’andamento dell’economia è imprevedibile. Noi faremo costantemente di conto”, conclude il presidente del Consiglio, e “faremo tutte le valutazioni in Parlamento”.