Questa mattina a Roma si è tenuta una conferenza stampa dal titolo “600 giorni di Gualtieri”, organizzata da Azione e con la presenza del suo leader Carlo Calenda.
Un incontro in cui il partito del Terzo Polo ha provato a fare il punto della situazione sull’operato dell’Amministrazione Gualtieri nella capitale.
A margine della conferenza, Calenda si è intrattenuto con i giornalisti, chiarendo la propria opinione su vari temi. Dal Mes al Giubileo.
Parlando delle polemiche interne al Centrodestra sul tema Mes, Calenda ha sottolineato come quello che si è verificato nelle ultime ore sia stato solamente “un gigantesco teatrino”.
Secondo il leader di Azione, il Governo “dovrà ratificarlo, ma prima di farlo, sta facendo casino per poi andare in Europa e dire: abbiamo ottenuto X e Y. Tutto questo fa parte della voce intrattenimento, non è politica”.
Diretto, poi, l’attacco nei confronti del Vicepremier Matteo Salvini, il quale aveva parlato ieri delle polemiche sul Mes:
“Salvini dice che lo deve ratificare il Parlamento? È la solita supercazzola del Ministro. Dopo 30 anni di politica, è arrivato a questa conclusione, grazie. Quello che sta dicendo veramente è: io sono contrario, ma, se le Camere lo approvano, cosa posso fare? Si occupassero della sanità, del Pnrr e ratificassero il Mes perché stiamo facendo ridere i polli”.
Per quanto riguarda l’operato di Roberto Gualtieri nei suoi primi 600 giorni come Sindaco di Roma, Calenda non ha risparmiato critiche all’esponente del Partito Democratico.
A partire dalla viabilità:
“Metro C? Noi siamo d’accordo di farla arrivare fino alla Farnesina, ma stiamo parlando di una cosa futuribile. Noi chiediamo di stare attenti, perché manca la manutenzione delle metro e sono tutte fuori legge. Inoltre, nel frattempo, in una situazione del genere, Gualtieri dice che da novembre le macchine non potranno più circolare. Cosa faranno i romani? Ci ritroviamo in un periodo di grande inflazione e non possono comprare macchine nuove. Questa cosa non è un grande provvedimento green. È una scelta che va ritirata”.
Calenda ha, poi, aggiunto:
“Questa storia che è l’Europa che ce lo chiede deve finire. C’è un dettaglio: bisogna presentare un quadro di insieme per abbassare le emissioni a Roma e siamo d’accordo. Tutti siamo capaci di dire basta auto, anche un bimbo. Fare l’ecologista sulle spalle delle dei romani è sbagliato”.
Per Calenda il lavoro compiuto finora dalla giunta Gualtieri può essere considerato un fallimento. Su più fronti.
“Siamo d’accordo su due punti, su cui il Sindaco ha cambiato idea: termovalorizzatore e stadio della Roma. Sul resto è un completo disastro”.
Il leader di Azione ha proseguito:
“Con la ztl, 700.000 macchine non potranno più circolare. Questa è una follia. La città è fuori controllo. Lo dico con rammarico, perché al ballottaggio l’ho sostenuto”.
Secondo Calenda, parte delle difficoltà per Gualtieri deriverebbero dall’operato dei sindacati delle municipalizzate:
“Se ti sostengono in campagna elettorale, è normale che non puoi cambiarle”.
Calenda ha bocciato Gualtieri anche sul tema Giubileo:
“Sì, è rimandato anche su questo”.
Ha detto l’esponente del Terzo Polo, sebbene la presidenza della commissione sia in mano al Consigliere di Azione Dario Nanni.
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