Meloni e l’onda social dei consensi: martedì il colloquio con Mattarella

La premier Meloni risponde all’indagine con una strategia politica incisiva. Il suo video scatena un’ondata social e rafforza la sua leadership

Finché ci sarà il sostegno degli italiani, Giorgia Meloni non arretrerà di un millimetro. La sua difesa si chiude con un chiaro messaggio di determinazione e un appello diretto alla maggioranza che la sostiene. Nel suo intervento in videocollegamento con l’evento di Nicola Porro, la premier ha ribadito di non essere “preoccupata né demoralizzata”, forte del fatto che i numeri politici sembrano darle ragione.

L’iscrizione nel registro degli indagati per il rimpatrio del criminale libico Osama Almasri, responsabile di torture e omicidi, si sta trasformando in un boomerang mediatico per i suoi avversari, portando consensi invece di cali di popolarità. Sul fronte giudiziario, fonti di Palazzo Chigi assicurano che non si ricorrerà al segreto di Stato per gestire la questione.

Il video della premier Meloni scatena una tempesta sui social

Da giorni, nelle stanze del governo si monitora la reazione del pubblico. I dati raccolti dagli analisti digitali mostrano un’impennata di interazioni sui social media, con una prevalenza di commenti favorevoli alla premier. Il video di Meloni, in cui impugna ironicamente l’avviso di garanzia firmato dal procuratore Francesco Lo Voi, ha generato una “onda social senza precedenti“.

Meloni cavalca l’onda social e i consensi: martedì il colloquio con Mattarella
Meloni cavalca l’onda social e i consensi: martedì il colloquio con Mattarella | ANSA/ ANSA/ PALAZZO CHIGI PRESS OFFICE/ FILIPPO ATTILI – Newsby.it

 

Secondo i report dei social media manager del governo, circa l’80% degli utenti ha appoggiato la posizione della premier, accusando la magistratura di interferenze politiche. Un risultato che rafforza l’idea di una narrazione vincente per Meloni, pronta a trasformare questa vicenda in un’arma a suo favore.

Meloni è furiosa, ma convinta di avere il vento in poppa. La notizia della sua indagine giudiziaria ha fatto il giro del mondo, con titoli di giornale che parlano di una “premier italiana sotto inchiesta”. Questo scenario preoccupa la presidente del Consiglio soprattutto per le possibili ripercussioni sui mercati finanziari e l’immagine internazionale dell’Italia.

Martedì, la premier ha affrontato la questione con Sergio Mattarella in un colloquio riservato. L’incontro, anticipato da un emissario di Palazzo Chigi, è stato confermato dal Quirinale. Durante il faccia a faccia, Meloni ha ribadito l’intenzione di non restare in silenzio e ha annunciato la sua controffensiva politica. Poche ore dopo, il suo staff ha diffuso il controverso video in cui attacca apertamente i magistrati.

Meloni non intende fermarsi. Ritiene l’inchiesta un assist politico e vuole sfruttarla per rafforzare la sua leadership e accelerare la riforma della giustizia. Non è un caso che, subito dopo l’attacco ai magistrati, il sottosegretario Mantovano abbia negato al procuratore Lo Voi l’utilizzo dei voli di Stato, scatenando un ulteriore scontro. Il Quirinale e il Consiglio di Stato stanno valutando il ricorso di Lo Voi, mentre a Palazzo Chigi si spera che la Corte dei Conti indaghi sui costi dei voli istituzionali del procuratore.

L’approccio di Meloni ricorda la strategia del suo mentore politico, Silvio Berlusconi, che per anni ha fatto della battaglia contro la magistratura una bandiera. E proprio come accadeva con il Cavaliere, i sondaggi stanno premiando la premier. Il suo governo, spesso diviso, sembra aver ritrovato una certa coesione interna, galvanizzato da questa battaglia politica.

Questa unità arriva in un momento cruciale. Sul piano internazionale, Meloni gode di una forte visibilità, ma sul fronte interno affronta sfide delicate: le difficoltà economiche, la gestione dei migranti in Albania, il dibattito sul premierato, le tensioni sull’autonomia differenziata, oltre al caso Almasri e alle polemiche su Daniela Santanchè, ancora al governo nonostante il rinvio a giudizio.

Secondo indiscrezioni, nei momenti di frustrazione la premier accarezza l’idea di elezioni anticipate. Ma per ora, la priorità resta la stabilità politica. Nel suo discorso, ha allargato il messaggio a tutti gli italiani, anche a chi non l’ha votata: “La mia battaglia va oltre il programma di governo. Sto lottando per un’Italia normale, dove i cittadini onesti non devono temere lo Stato, la giustizia o la burocrazia.”

La premier punta a consolidare un fronte ampio, che vada oltre gli schieramenti politici. Per lei, il vero nemico sono le “degenerazioni del sistema“, che minano la fiducia dei cittadini.

Meloni è pronta a combattere fino in fondo. Se la situazione dovesse precipitare, potrebbe trasformare questa battaglia in una piattaforma elettorale per una nuova corsa alle urne. Ma per ora, ribadisce con fermezza: “Finché ho il sostegno della maggioranza, non intendo mollare.”

Change privacy settings
×