Durante un’intervista per il Corriere della Sera, la premier Giorgia Meloni ha rilasciato alcune dichiarazioni su diverse questioni che attualmente interessano la politica e l’economia del nostro Paese, prima di tutto la regolazione dei flussi migratori, il Mes e il salario minimo.
La Presidente del Consiglio si ritiene soddisfatta dell’accordo “di tutto il Consiglio Ue sulla cosiddetta dimensione esterna, che offre un approccio completamente nuovo rispetto al passato in tema di contrasto ai flussi migratori”, definendolo “un indiscutibile successo italiano”. “La scelta è combattere il traffico di esseri umani – spiega – e contrastare l’immigrazione illegale prima che arrivi in Europa“. “Non aveva senso continuare a litigare tra Paesi di primo approdo e Paesi di destinazione su chi dovesse avere la responsabilità di gestire il fenomeno e che l’unico modo era lavorare insieme sui confini esterni, soprattutto attraverso una cooperazione paritaria con i Paesi africani”, continua la premier.
“Investire sulla stabilità del Nord Africa e prevenire le partenze è un primario interesse italiano e finalmente una priorità europea”, ha ribadito. “Il patto di Lussemburgo si occupa di gestire gli arrivi quando avvengono, la mia priorità invece è fermare i flussi illegali prima che partano e stroncare il traffico di esseri umani“, conclude sulla questione migranti.
Per quanto riguarda il salario minimo, la Meloni si dichiara un po’ scettica: “Non sono convinta che al salario minimo si possa arrivare per legge”, afferma. “La situazione dei giovani che percepiscono retribuzioni non decorose, non solo ci preoccupa, ma ci ha già spinto a intervenire sul cuneo fiscale e a incentivare le imprese che assumono under 36 e ‘neet'”. “L’approccio del governo va nella direzione di favorire una contrattazione collettiva sempre più virtuosa, investire sul welfare aziendale, agire su agevolazioni fiscali e contributive, stimolare i rinnovi contrattuali. Il tavolo con le parti sociali è sempre aperto e noi ci confrontiamo con tutti, senza preclusioni”, conclude.
La Presidente del Consiglio affronta anche l’argomento Mes, specificando che la ratifica può attendere e che al momento il Governo è impegnato nel negoziato decisivo per la modifica del Patto di stabilità e il completamento dell’Unione bancaria. “Chi oggi chiede la ratifica non sta facendo l’interesse italiano”.
La premier di dichiara assolutamente ottimista sui passi in avanti del Governo: “Stiamo lavorando senza sosta alla rimodulazione del Piano e alla presentazione del Repower EU, per spendere tutte le risorse privilegiando progetti strategici”, afferma.
A proposito dei momenti di disordine e dell’instabilità della Francia, la premier ha sottolineato la sua “vicinanza e solidarietà al popolo francese per le inaccettabili violenze di questi giorni”. “Soltanto un’immigrazione gestita e regolare può generare integrazione. L’alternativa è la separazione e la radicalizzazione delle terze e quarte generazioni”, ha dichiarato.
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