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“Fratelli d’Italia da oggi è in presidio permanente a piazza Capranica, per dare voce alle tante categorie dimenticate dai provvedimenti di un Governo incapace di fare il suo lavoro. Noi vogliamo che queste categorie possano avere voce“. Questo l’annuncio di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.
Presidio permanente sotto il Parlamento. #FratellidItalia dalla parte dei lavoratori che il Governo ha abbandonato https://t.co/lAFZErVYpZ
— Fratelli d’Italia 🇮🇹 (@FratellidItalia) October 28, 2020
Meloni: i perché del “presidio permanente” di Fratelli d’Italia
“I nostri parlamentari ascolteranno queste voci e le trasformeranno in proposte di legge. Chiunque volesse iscriversi lo può fare dai canali social. Daremo voce a tutti“, ha aggiunto Meloni.
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“Il Parlamento non vota. Noi stiamo facendo una battaglia parlamentare. Perché domani, quando Conte verrà a fare la sua ennesima passerella per l’ultimo Dpcm, chiediamo che si possa almeno votare sui provvedimenti e sulle troppe proposte sensate che abbiamo proposto“, ha quindi spiegato Giorgia Meloni, rispondendo a chi chiedeva di commentare la possibilità che Forza Italia possa intervenire in Parlamento a supporto dell’esecutivo con alcuni voti.
La frecciata ai dissidenti della maggioranza e Azzolina
C’è anche una frecciata nei confronti di chi sostiene il Governo pur avendo un approccio critico. “Non mi sfugge poi la pagliacciata di esponenti della maggioranza che fanno trapelare sui giornali la propria insoddisfazione e poi in Parlamento stanno muti. Non ci si nasconde chiudendo il Parlamento – è stato l’attacco di Giorgia Meloni –. Oggi abbiamo dovuto fare una battaglia anche solo per avere la conferenza dei capigruppo. Sui voti ci saremo per le cose sensate, su quelle senza senso no“.
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Non manca il capitolo scuola. Anche qui la leader di Fratelli d’Italia ha liberato i carichi pesanti. “A me sembrerebbe irresponsabile fare finta che la Azzolina stia facendo bene. È irresponsabile aver passato mesi ad occuparsi di banchi a rotelle quando noi proponevamo il coinvolgimento dei privati e termoscanner. Intanto l’Azzolina diceva: non ce n’è coviddi nelle scuole“, ha tuonato Giorgia Meloni. Che quindi ha osservato: “Se le scuole funzionassero non avremmo bisogno della didattica a distanza“.