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“Siamo qui per capire quanti, dei percettori del Reddito di cittadinanza, hanno ricevuto offerte di lavoro e quanti le hanno accolte o rifiutate. È per capire se lo strumento funziona oppure no”. Con queste parole il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato la sua visita all’Anpal, l’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro. Ai giornalisti che gli hanno chiesto delle contestazioni alla Lega da parte dei precari di Anpal Servizi, che questa mattina hanno manifestato chiedendo la loro stabilizzazione, dice: “Siamo da un anno all’opposizione, da qui cerchiamo di risolvere i problemi. Vogliamo vedere i risultati delle legge sul Reddito di cittadinanza”.
“Litigio Pd-5 Stelle blocca Anpal Servizi”
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Uscendo dagli uffici di Anpal Servizi, Matteo Salvini ha fatto il punto della situazione citando i dati relativi al Rdc: “Due milioni e mezzo di percettori di reddito di cittadinanza, un milione abile al lavoro: mezzo milione è stato convocato e di questi in 65mila hanno trovato vari posti di lavoro. 20mila i sanzionati cui è stato revocato l’assegno, 120mila non si sono presentati”.
Per quanto riguarda lo stallo dell’Agenzia per le politiche attive del lavoro, Salvini ha puntato il dito contro la maggioranza di governo e la Cgil: “La cosa problematica è che c’è in corso un litigio tra Pd e MoVimento 5 Stelle che blocca l’azienda. I precari che protestavano stamattina sono ancora precari perché sono saltati tre consigli di amministrazione di seguito. Come per le autostrade il non scegliere è la situazione peggiore. Cosa sgradevole: i percettori di reddito fino a metà luglio possono stare a casa senza fare niente. Pentito del reddito di cittadinanza? Se funzionasse, i numeri dell’incontro tra domanda e offerta sarebbero superiori di quelli degli sportelli per l’impiego. Qui gli italiani rischiano di buttare miliardi di euro per colpa della Cgil. Non può essere una Repubblica fondata sugli umori della Cgil”.
Le prospettive sul dialogo con il governo
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A chi gli ha chiesto quali siano le prospettive del dialogo tra l’opposizione e il governo, auspicato da Silvio Berlusconi, Salvini ha risposto: “In questo momento siamo in aula alla Camera dei deputati a discutere di Decreto scuola, col ministro assente. Se si vuole ragionare di dialogo, di lavoro, di scuola, siamo pronti. Se devo giudicare dalle presenze e dalle assenze alla Camera dei deputati, il dialogo da parte del governo non lo si vuole, perché la scuola è fondamentale”.
“Per molti – ha aggiunto Salvini – il problema è la cassa integrazione la settimana prossima. Quindi è fondamentale pensare a medio e lungo termine ma è anche più importante pensare a chi non ha lo stipendio la settimana prossima”.
“Evasi Rebibbia? Bonafede non ne saprà nulla”
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All’uscita dall’incontro con il management di Anpal Servizi, Salvini ha poi commentato la notizia dei due detenuti evasi dal carcere romano di Rebibbia, lanciando una frecciata al ministro della Giustizia: “Non vorrei far arrabbiare Bonafede ma due detenuti sarebbero evasi da Rebibbia, sono due nomadi. Però Bonafede sicuramente non ne sa nulla e non è colpa sua ma di Babbo Natale”.
“Selfie senza mascherina? Il problema è la cassa integrazione”
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Matteo Salvini ha invece preferito non rispondere alla domanda sulle polemiche relative agli assembramenti e ai selfie senza mascherina durante la manifestazione del centrodestra svoltasi il 2 giugno, in concomitanza con la Festa della Repubblica: “Se sono pentito? Il problema degli italiani è la cassa integrazione. Io ringrazio gli italiani che stanno dimostrando enorme buonsenso, cerchiamo di risolvere i problemi di lavoro e cassa integrazione”.