Mattarella in Germania: “Tempo di ripartenza, Ue sia forte e coesa”

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Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è in visita ufficiale in Germania per due giorni. Il Capo di Stato ha incontrato la cancelliera, Angela Merkel, per poi partecipare all’incontro diplomatico nella sede della Cancelleria Federale, a Berlino.

Mattarella, la ripresa e i rapporti Italia-Germania

Mattarella ha voluto sottolineare l’importanza del momento che sia Italia che Germania stanno vivendo dopo i mesi falcidiati dall’emergenza Covid. “Questo è il tempo della ripartenza. Stiamo ponendo le basi del futuro dell’Unione europea, che deve essere più forte e coesa“, ha dichiarato il presidente della Repubblica, parlando dai locali dell’ambasciata italiana in Germania.

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Il capo dello Stato ha quindi voluto ribadire il legame tra i due Paesi. “Celebriamo la fortissima intesa tra Italia e Germania, con la ferma determinazione a proseguirla – ha dichiarato Mattarella –. Le energie dinamiche dei nostri due Paesi sono rivolte alla cruciale ripresa economica e a quella sociale. È così a tutti i livelli, da quello centrale agli enti locali. Questo è il tempo appunto della ripartenza“.

Fatti di Roma: “Turbamento forte, preoccupazione no”

Il primo giorno della sua visita in Germania, il presidente Mattarella aveva incontrato il suo omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier. Ha quindi partecipato alla consegna del “Premio dei Presidenti per la cooperazione comunale tra Germania e Italia“, con cui si rende omaggio a gemellaggi e progetti tra Comuni italiani e tedeschi di tipo particolarmente innovativo.

In questa circostanza si era soffermato anche sui pesanti scontri di Roma, occorsi sabato scorso. Mattarella ha però escluso che possano esserci strascichi particolarmente dolorosi, o perduranti rigurgiti neofascisti in Italia. “Il turbamento è stato forte, la preoccupazione no. Si è trattato infatti di fenomeni limitati che hanno suscitato una fortissima reazione dell’opinione pubblica“, ha infatti spiegato. “L’Europa è uno strumento per aiutare e per far crescere. Non per esercitare forme di controllo. Bruxelles deve presentare orizzonti che convincano le opinioni pubbliche, e questo è possibile“, ha concluso il capo dello Stato.

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