Manovra, a Bologna la protesta di CGIL, CISL e UIL: “Situazione inaccettabile”

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Nella ripresa post pandemia l’85% dei contratti sono di tipo atipico, spesso a tempo determinato e con part-time non voluti. Precariato, infortuni e pensioni: serve una riforma profonda di tutto il mercato del lavoro. Questa situazione è inaccettabile“. Così i delegati dell’Emilia-Romagna di CGIL, CISL e UIL alla protesta regionale svoltasi in Piazza dell’Unità a Bologna in contestazione contro la Manovra del Governo Draghi, attualmente all’esame della Commissione Finanze del Senato.

Quella di Bologna è una tappa importantissima. Si tratta di una manifestazione regionale contro la manovra del governo Draghi, che non tiene conto dei giovani, dei pensionati, dei lavoratori. È un problema che ci riguarda e nei confronti del quale abbiamo fatto assemblee nei luoghi di lavoro. Il tema delle pensioni è al centro della nostra azione sindacale“.

Questa è una manovra che va cambiata. Da settimane stiamo conducendo assemblee nei luoghi di lavoro del territorio. Quella di oggi è una prima tappa di mobilitazione che però avrà un seguito, perché al momento le risposte che sono arrivate sono insufficienti, sia sul piano fiscale che su quello previdenziale. L’occupazione in queste settimane è esplosa in termini di precariato. Purtroppo questo sta producendo tantissime difficoltà, in particolar modo per giovani e donne. Sta producendo anche un incremento degli infortuni e delle morti sul lavoro che è semplicemente inaccettabile. Bisogna combattere la precarietà, creando lavoro stabile e di qualità“.

 

 

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