Il governo ha approvato il disegno di legge di bilancio per il 2022. Si tratta della misura economica più importante dell’anno che stabilisce come lo Stato modificherà la spesa di soldi pubblici nei 12 mesi successivi. Per entrare in vigore, il testo dovrà essere approvato da entrambe le Camere del Parlamento entro il 31 dicembre. La proposta del governo prevede nuove spese per 23,4 miliardi di euro. Alla conferenza stampa di annuncio della legge erano presenti anche il ministro dell’Economia Daniele Franco e il ministro del Lavoro Andrea Orlando.
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Draghi ha definito la legge di bilancio “espansiva“, ovvero incentrata su interventi volti a stimolare la crescita del Paese. “È una legge di bilancio espansiva che stimola la crescita. Al problema del debito pubblico, a quello delle prestazioni sociali inadeguate e alle altre giuste modifiche del nostro sistema sociale che non abbiamo potuto fare negli anni passati si esce attraverso la crescita. Il Paese crescerà bene oltre il 6% e questa è una bussola e la strategia di questo governo“.
Manovra, Draghi: “Nel triennio 40 miliardi per ridurre le tasse”
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Nel testo l’annunciata stretta sul reddito di cittadinanza, introducendo alcune correzioni per rendere più severi i controlli. Confermato l’addio al cashback e l’ampliamento delle categorie che rientreranno nell’Ape sociale per i lavori gravosi. In arrivo uno sconto sull’affitto per i giovani tra i 20 e i 31 anni che escono di casa e hanno un loro reddito. In merito alle pensioni, confermato il passaggio da quota 100 a quota 102.
Prorogati al 2024 Ecobonus, Sismabonus e bonus mobili ed elettrodomestici: quest’ultimo però con un calo di due terzi sul tetto di spesa.
“Sulle tasse mettiamo 12 miliardi all’anno per tre anni per ridurre la pressione fiscale e non otto. La parte restante agli incentivi fiscali, alle famiglie e imprese per il patrimonio immobiliare e la digitalizzazione” ha concluso il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del Cdm di giovedì.
“E’ una manovra di forte segno sociale, di contrasto alle disuguaglianze. C’è un forte investimento nelle politiche sociali” ha sottolineato il ministro del Lavoro Andrea Orlando al termine del Cdm che ha approvato la manovra.