I firmatari di una lettera critica nei confronti dell’assemblea costituente del M5S potrebbero incontrare il garante in persona a settembre
Il cammino verso l’assemblea costituente del Movimento 5 Stelle (M5S), che si svolgerà a partire dal 4 ottobre, si prospetta tortuoso e accidentato. Dopo il recente scambio di opinioni tra Giuseppe Conte, ex presidente del Consiglio e attuale leader del partito, e Beppe Grillo, l’uomo che ha fondato il M5S assieme a Gianroberto Casaleggio e che ne è tuttora il garante, alcuni ex parlamentari pentastellati vicini alle posizioni del comico genovese, contrario a uno stravolgimento totale della forza politica, hanno iniziato a far sentire la propria voce.
Tutto è iniziato lo scorso 7 agosto, quando 11 ex parlamentari del M5S hanno firmato una lettera nella quale hanno criticato le idee alla base dell’assemblea costituente, tramite la quale Conte punta a mettere tutto in discussione, inclusi alcuni dei “pilastri” fondamentali del Movimento, tra cui il nome stesso della forza politica, il simbolo e la regola del secondo mandato. A distanza di una ventina di giorni dalla creazione della missiva, ha iniziato a circolare la voce di un possibile incontro a Roma tra la “corrente grillina” e il garante stesso, volto a porre un freno alle ambizioni dell’ex premier che, a detta dei firmatari, starebbe cercando di personalizzare il M5S.
Tra chi ha firmato la lettera ci sono anche alcuni nomi importanti nella storia del Movimento 5 Stelle, come l’ex sottosegretario al Mef Alessio Villarosa e gli ex senatori Nicola Morra e Elio Lannutti. Sulla missiva ci sono anche i nomi di Rosa Silvana Abate, Yana Chiara Ehm, Jessica Costanzo, Emanuele Dessì, Michele Sodano, Simona Suriano, Raffaele Trano e Andrea Vallascas. Chi si sta dando da fare per rendere possibile l’incontro tra gli ex parlamentari e Grillo ha spiegato all’Adnkronos che per ora l’appuntamento è previsto per la seconda metà di settembre ed è finalizzato a “fermare la deriva che si sta prendendo, con un Movimento che ha smarrito la propria identità per diventare sempre più partito personale: un processo che va stoppato al più presto”.
“Sicuramente non è finita con la lettera che abbiamo scritto, ci stiamo sentendo e potremmo vedere Grillo la prossima volta che verrà a Roma”, ha spiegato all’Agi uno dei firmatari. Un altro ha chiarito che per ora non c’è nulla di fissato in agenda e un terzo ha asserito che al momento non c’è la volontà di rilasciare dichiarazioni.
Il supporto all’iniziativa degli ex pentastellati e alle posizioni di Grillo è arrivato anche dalla vicepresidente del Senato Mariolina Castellone, che fa tuttora parte del Movimento 5 Stelle. “Dobbiamo riflettere sulla nostra storia e anche sulle nostre radici, senza però mutare il nostro DNA, che è racchiuso in quei 3 pilastri imprescindibili che sono la regola del secondo mandato, il nostro simbolo e il nostro nome”, ha scritto in un post su Instagram.
Parlando del secondo mandato, ha aggiunto quanto segue: “Posso solo dire che è davvero triste vedere che il superamento di questo vincolo sia diventato l’unico obiettivo per i molti (o i pochi) che ne trarranno beneficio”.
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