Da sindaco a governatore. Questo lo sviluppo che potrebbe presentare la carriera politica di Luigi de Magistris. Che però non punta alla presidenza della Campania (dove del resto le elezioni del 2020 hanno confermato a furor di popolo Vincenzo De Luca), bensì in Calabria.
La candidatura di De Magistris è infatti ufficiale, e confermata anche dall’Ansa. Il primo cittadino di Napoli ha poi voluto spiegare la sua decisione in una lunga nota. Intanto ha già fissato i suoi primi appuntamenti verso le regionali in Calabria (il voto è previsto per il prossimo 11 aprile). Nell’arco della giornata di martedì sarà infatti a Cosenza e Rende per una serie di incontri politici in vista dell’avvio della campagna elettorale.
“La riserva la sciolgo tra domenica e lunedì – aveva dichiarato a margine di una conferenza stampa di una settimana fa, incentrata sul rimpasto in giunta a Napoli –. È una scelta politica ma anche personale. Ritengo che questa sfida abbia anche degli elementi di similitudine con ciò che accadde a Napoli dieci anni fa. C’è una grande voglia di rinascita, di lotta per i diritti, per la giustizia e per l’ambiente contro le mafie. Ci sono tutti quegli ingredienti che renderebbero questa sfida difficilissima e se dovessi accettare mi porrebbe nel solco di una coalizione civica“. In entrambe le elezioni vinte a Napoli, non era mai stato sostenuto dal Pd.
La scelta della Calabria nasce dal fatto che proprio qui Luigi de Magistris ha trascorso buona parte della sua carriera da magistrato. Fu infatti per molti anni Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale di Catanzaro. “Mi candido per amore della Calabria e ringrazio le calabresi e i calabresi che in questi giorni mi hanno mostrato affetto e stima esortandomi ad affrontare una sfida tanto difficile quanto straordinariamente affascinante“, ha spiegato nella nota in cui la candidatura è divenuta ufficiale.
Quindi De Magistris ha voluto declinare con più precisione i suoi vincoli con la Calabria: “Sono indissolubilmente legato a questa Terra sin da bambino. Le estati dal 1975 al 1992; la prima sede da pubblico ministero (per scelta) dal 1995 al 1998; il ritorno (per scelta) dal 2003 al 2008 (cacciato dal Sistema per aver investigato il Sistema criminale); le estati dal 1995 ad oggi. Moglie calabrese, un figlio nato in Calabria. Sono napoletano doc, genitori napoletani, nonni paterni di origini lucane, nonno materno di origini siciliane. Insomma orgogliosamente un uomo del Sud“.
“Da magistrato in Calabria ho dimostrato fedeltà alla Costituzione applicando l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Ho pagato un prezzo altissimo perché non sono scappato e non mi sono girato dall’altra parte anche quando ero consapevole che mi avrebbero fatto fuori – ha aggiunto De Magistris –. Sono autonomo e libero, senza prezzo. Sono stato fermato (scippandomi indagini su fatti gravissimi, strappandomi le funzioni di pm e trasferendomi per incompatibilità ambientale) per aver individuato un Sistema criminale – composto da politici, affaristi, magistrati, professionisti e uomini delle istituzioni – che gestiva in modo illecito fiumi di denaro pubblico che erano destinati allo sviluppo della Calabria“.
“Poi – ha ricordato De Magistris – ho accettato la sfida, inizialmente folle, di candidarmi a sindaco di Napoli, con una coalizione civica. Ho vinto al ballottaggio con circa il 70% dei voti. Poi confermato, al ballottaggio e sempre con circa il 70% del consenso, nel 2016, con una coalizione prettamente civica. Unica esperienza in Italia di una grande città con un’amministrazione autonoma che ha vinto contro tutto il ceto politico dominante“.
E ora, la Calabria. “Mi rivolgerò, con umiltà e rispetto, a tutte le donne e a tutti gli uomini di questa Regione. So quanto sia profonda la sete di giustizia. Migrazioni di migliaia di giovani che vanno via, ambiente spesso violentato, servizi non sempre all’altezza di un popolo che ha una grande umanità e dignità, una criminalità non di rado oppressiva, una borghesia mafiosa alquanto dominante in settori della politica e delle istituzioni. Non sono un candidato calato dall’alto, ho sempre affrontato le sfide con la gente e tra la gente“. Così Luigi de Magistris si candida alla guida della Regione. Jole Santelli, governatrice eletta nel 2020, è scomparsa il 15 ottobre. Il suo ruolo è andato al presidente facente funzione Antonino Spirlì.
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