Comincia la prima settimana intera del secondo lockdown, seppur a livello regionale, in Italia. Nelle prossime ore la mappa tricolore, che aveva differenziato i vari territori locali a seconda della gravità della circolazione del virus, potrebbe subire importanti modifiche. Tra poco, infatti, si riunirà la cabina di regia per l’emergenza Covid, rinviata ieri su richiesta di alcune Regioni. La ‘red list’ incombe sulle regioni: Campania, Veneto e Toscana rischiano di abbandonare la zona gialla e l’Alto Adige in anticipo diventa già zona rossa. Resta da sbrogliare la matassa dei dati. Al lavoro sulle cifre e sui 21 parametri che stabiliscono le tre aree di rischio ci sono il governo, la cabina di regia sul Covid e lo stesso Cts. Il verdetto, con il consueto rapporto settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità, slitta rispetto ai tempi annunciati.
Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, si sfila dalla possibile lista dei peggiori, spiegando che “i nuovi dati confermano quelli per zona gialla”. A puntare il dito sono invece alcuni sindaci: per quello di Napoli, Luigi de Magistris, “proclamare la Campania zona rossa è una decisione purtroppo inevitabile. Anzi è una decisione tardiva”. Per quello di Palermo, Leoluca Orlando, “si va verso una strage annunciata“, ma il commissario per l’emergenza Covid nella città, Renato Costa, assicura: “la situazione dei posti letto a Palermo è impegnativa, ma la affrontiamo in modo adeguato”. Anche il consulente del Ministero della Salute Walter Ricciardi torna a chiedere a gran voce un “lockdown nelle grandi città“; altrimenti “si profila una tragedia annunciata“.
In Toscana a preoccupare sono soprattutto gli ospiti delle Rsa, dove quasi un anziano su dieci risulta positivo. Su circa 12.500 pazienti delle oltre 300 strutture 1.103 risultano contagiati, con vari livelli di sintomaticità e di gravità, mentre tra gli operatori si registrano circa 100 casi. Per questo motivo la Regione, che potrebbe andare presto in lockdown, sta predisponendo un apposito piano per separare i contagiati dai negativi. Nel frattempo in tutto il Paese i numeri sono in calo, come sempre accade nei weekend. 32.616 i nuovi casi di contagio ieri e 331 vittime (rispettivamente 7.195 e 94 in meno rispetto agli aumenti del bollettino precedente) ma anche meno tamponi (191mila). L’incidenza dei positivi sui tamponi rimane del 17%.
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