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“Oggi con Enrico Letta siamo venuti qui a Tor Bella Monaca. Abbiamo visitato il teatro, realizzato dalla Giunta Veltroni, dimostrazione che si può fare cultura nelle periferie di Roma. Pensiamo che le periferie vadano risanate anche con lavoro, servizi e politiche sociali. Crediamo che nel nostro progetto la ricucitura delle disuguaglianze debba essere centrale“. Così Roberto Gualtieri, candidato sindaco per Roma per il Pd. E nella circostanza, il segretario del Partito Democratico ha inquadrato alcune situazioni caldissime dell’attualità. Non rinunciando a una frecciata nei confronti della Lega e di Matteo Salvini.
Letta, le primarie e il messaggio a Salvini
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“Queste sono le prime attività che facciamo in ripartenza dopo il Covid – ha sottolineato Letta –. Tutto avviene con lentezza e gradualità, questo è naturale. Lo dico perché quando sento Salvini che sbeffeggia le primarie del Partito Democratico a Torino, gli ricordo che lui ha scelto in solitudine il candidato sindaco. Noi scegliamo con il nostro popolo, ed è tutto un altro modo di fare le cose“.
“Noi continuiamo con questo metodo di partecipazione. Perché la partecipazione è per noi la chiave con cui fare politica. Roma sarà la madre di tutte le battaglie. Sono convinto che il Partito Democratico abbia il candidato migliore. Roberto Gualtieri sarà un ottimo sindaco. E queste primarie serviranno per far crescere ulteriormente la nostra classe dirigente“. Così Letta, segretario del Pd, in visita al teatro Tor Bella Monaca con Roberto Gualtieri, candidato sindaco per la Capitale.
Il dramma di Ardea: “Ripensare regole sulle armi”
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“Torino? Abbiamo davanti molti mesi. Abbiamo scelto i nostri candidati, ora deve trovare lui un rapporto con la città“, ha aggiunto Letta. Che poi ha affrontato il delicatissimo tema del possesso delle armi: “Senza speculare su quanto successo ad Ardea, credo che sia il momento di aprire una riflessione sul tema delle armi. Le armi in casa non sono un elemento di sicurezza, sono un dramma. Dobbiamo rifletterci. Dobbiamo chiedere al Governo di ripensare le regole“.
Il tema è particolarmente delicato, visto che proprio la Lega aveva recentemente chiesto una deregulation sulle armi. Come trovare dunque una sintesi con Salvini? “Mi fido della ministra Lamorgese. E mi fido di Draghi, soprattutto. Su questo tema pensiamo che le armi in casa siano un fattore di insicurezza. E quindi bisogna intervenire“, ha concluso Letta.