Leoluca Orlando indagato a Palermo per bilanci comunali falsi

La Procura di Palermo sta indagando nei confronti del sindaco della città siciliana, Leoluca Orlando, per “falso materiale commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico”. L’accusa riguarda i bilanci comunali di quattro anni, fra il 2016 e il 2019. Oltre a Orlando, i magistrati hanno iscritto nel registro degli indagati altre 23 persone tra ex assessori e dirigenti di Palazzo delle Aquile.

Le accuse rivolte a Leoluca Orlando

Secondo la Procura: “I pubblici ufficiali sottoscrivevano e inviavano all’ufficio Ragioneria generale delle schede di previsione di entrate sovrastimate (tenuto conto dei dati – a loro noti – degli effettivi accertamenti delle entrate nelle annualità precedenti (…) così inducendo in errore il consiglio comunale di Palermo sulla verità dell’atto, determinandolo ad adottare la deliberazione con la quale veniva approvato il bilancio di previsione”. Le irregolarità su cui la magistratura vuole vederci chiaro riguardano l’ufficio del condono edilizio a quello dei tributi. Ma anche risorse patrimoniali e politiche abitative.

Leoluca Orlando è stato confermato sindaco di Palermo nel 2017, sostenuto da una coalizione formata da varie liste civiche legate al Partito democratico e ad Alternativa popolare. Il suo secondo mandato consecutivo (il quinto in totale) scadrà nella prossima primavera.

Orlando: “Non commento, ma ho fiducia nella magistratura”

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Leoluca Orlando non risponde alle domande relative all’indagine. Il primo cittadino del capoluogo siciliano ha regolarmente presenziato alla conferenza stampa del Global Parliament of Majors, che si svolgerà proprio in città nel weekend ormai alle porte. Dopo aver respinto i primi tentativi di domande della stampa, Orlando ha risposto così: Ho già espresso il mio pensiero attraverso il comunicato diffuso in mattinata. In ogni caso come sempre ho piena fiducia nella magistratura, non ho ancora letto le carte relative all’indagine”.

Le reazioni politiche

“Saranno i giudici a stabilire le eventuali responsabilità penali del sindaco Orlando e delle altre persone indagate dalla procura di Palermo per possibili irregolarità nei bilanci. E fino ad allora vale come per tutti la presunzione di innocenza. Ma è evidente che vi è un problema tutto politico nel momento in cui il Comune si avvia al dissesto finanziario ed è già da tempo in totale dissesto funzionale. Lo diciamo da tempo e torniamo a ribadirlo: è ora di votare la sfiducia. O si è con Palermo o si è con Orlando. O si firma e vota la sfiducia o si è contro la città”. Lo affermano il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Igor Gelarda, e la deputata regionale e consigliera Marianna Caronia.

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