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Le 10 città più pericolose d’Italia

Ecco la classifica finale delle città meno sicure d’Italia

Il Sole 24Ore ha svolto un’analisi sull’indice della criminalità in Italia. Secondo il report nel 2023 sono cresciuti i reati gravi tra cui rapine (16.561 episodi, +9,5% sul 2022) e percosse (16.645 denunce, +3,1% su base annua), denunciati in tutto il territorio. Quest’aumento non avveniva dal 2013. L’indice di criminalità delle città italiane elaborato dal ministero dell’Interno mappa le denunce in rapporto agli abitanti su base provinciale. Le città che emergono sono Milano, Roma e Firenze. Ecco la classifica finale delle città meno sicure.

Le 10 città meno sicure d’Italia

  • Milano con 7.093,9 denunce ogni 100mila abitanti;
  • Roma con 6.071 denunce e un incremento delle denunce del 16,7% sul 2019 e +11% rispetto al 2022, con furti e reati predatori che fanno da traino (rispettivamente, +17% e +24%);
  • Firenze con 6.053 denunce dove è stato registrato il boom di rapine (136 ogni 1.000 abitanti);
  • Rimini, con 6.000 denunce ogni 100mila abitanti e un record di furti denunciati (3.211 denunce ogni 100mila abitanti) è inoltre al secondo posto per estorsioni,
  • Torino con 5.685 denunce,
Torino | pixabay @nonmisvegliate – Newsby.it
  • Bologna con 5.539 denunce (ben 222 quelle per violenze sessuali). Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha dichiarato: “Il Governo deve fare di più. Al di là dei piazzamenti, è chiaro che le grandi città hanno problemi complessi. Quello che si legge dalla classifica è il cambiamento della criminalità nelle nostre città: sono molte di più le truffe, sono aumentati i reati informatici, ci sono molti più furti che rapine, abbiamo visto un calo complessivo dello spaccio nei dati, anche se è in aumento in alcuni territori. È cambiata la criminalità“. “Questo è un Governo che si voleva caratterizzare sui temi della sicurezza e complessivamente si vede come le denunce e i delitti nel nostro Paese siano aumentati, quindi occorre sicuramente che ci sia maggiore collaborazione tra il governo e le città. Ho scritto anche al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi con una lettere che offre collaborazione e chiede anche maggiore impegno sulla prevenzione dei reati. Devo dire che con le forze dell’ordine lavoriamo molto bene, ma dobbiamo tutti fare di più. L’impegno nostro su questo sarà sempre maggiore“, ha aggiunto Lepore;
  • Prato;
  • Imperia;
  • Venezia;
  • Livorno;

Napoli fuori dalla top 10 con 4.576 denunce ogni 100 mila abitanti. Palermo è al 21esimo posto con 4.010. Oristano con 1.510 denunce ogni 100 mila abitanti è la città più sicura. Potenza registra 1.934 denunce, seguono Benevento e Treviso, rispettivamente a 2.294 e 2.258. Gli esperti affermano che nonostante i dati non c’è alcun allarme sociale: “L’aumento che si rileva nel breve e medio periodo va comunque monitorato, in particolare per alcune tipologie di reato“, dice Marco Dugato, ricercatore dell’osservatorio Transcrime dell’Università Cattolica di Milano.

Tralasciando la pandemia, il trend delle denunce aveva toccato il suo punto più basso nel 2019 e risultano comunque ancora in netto calo (-17% rispetto al 2014). L’Italia è più sicura rispetto a dieci anni fa. “Contribuiscono le sempre più numerose truffe e frodi informatiche che hanno preso il posto della criminalità predatoria su strada. Più si diffondono le tecnologie informatiche, più opportunità criminali ci sono nel web. Dall’altro lato, però, risultano in forte aumento anche alcuni fenomeni più tradizionali e tipicamente aggressivi, come rapine e percosse“, aggiunge Dugato. Tuttavia “preoccupa l’aumento di una criminalità più estemporanea, meno pianificata, ma più aggressiva”, spiega Dugato. “Spesso le ragioni non sono più solo di tipo economico, ma vanno collegate a un generale aumento della violenza, ad atti di bullismo o di prevaricazione, ad un clima di maggiore aggressività nelle relazioni personali”, continua.

I reati sono calati del 17% rispetto al 2014. Nei primi sei mesi del 2024, si contano 1,12 milioni di denunce, pari a un -1,1% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Giuliana Presti

Laureata in Giornalismo e Cultura Editoriale presso l'Università di Parma. Scrivo di cinema, cultura e attualità e amo la fotografia e la buona musica.

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